Travolta e uccisa da un'auto pirata, ore decise per mettere nero su bianco il nome del conducente dell'auto che nella notte tra domenica e lunedì ha investito Diana Maria Zaharie, la ventitreenne rumena trovata senza vita sul ciglio della superstrada Cassino-Sora. Gli accertamenti della procura, affidati dai militari della Compagnia di Cassino - coordinati dal capitano Scolaro - vanno avanti a ritmo serrato. E non si esclude che nelle prossime ore possano esserci importanti novità. In quella stessa zona insiste un sistema di videosorveglianza, così come in altre aree contigue: tra le immagini già prese in visione potrebbe esserci proprio l'auto del pirata della strada. Sotto la lente, infatti, tutte le vetture transitate in orari compatibili con la ricostruzione delle ultime ore di vita della ventritreenne, con particolare attenzione proprio per quelle "immortalate" nel tratto dove la ragazza è stata rinvenuta.
Un'attività che stringerebbe - e di molto - il campo d'azione in cui muoversi. Gli elementi raccolti dalle telecamere - forse i più importanti - dovranno poi essere messi a sistema con almeno altri due fattori: i pezzi di auto trovati sull'asfalto, a non molta distanza dal corpo. E con l'autopsia che, su disposizione del dottor Emanuele De Franco - e affidata al dottor Caruso - è stata fissata nella giornata di oggi.
Il corpo di Diana racconterà se fosse stordita o pienamente in sé quando è stata travolta dall'auto pirata. I pezzi dell'auto individuati sulla strada farebbero propendere per l'ipotesi di un investimento e non della scelta ponderata di abbandonare il corpo della giovane, magari dopo un malore. Ancor più perché, secondo la ricostruzione delle sue ultime ore di vita, la ventitreenne si sarebbe allontanata dal Santa Scolastica improvvisamente dopo un accesso (pare anche più di uno, nei giorni precedenti) forse per uno stato di malessere.
La ragazza, iscritta a un istituto d'arte - piena di talento - sarebbe giunta in Italia nei primi giorni di settembre e sarebbe stata vista con un ragazzo italiano. Ma di lei le informazioni sono baluginanti. Si conosce, purtroppo, solo il tragico destino. La procura ha subito contattato il consolato per avvisare la famiglia che, con alta probabilità, avrà già nominato un legale per presenziare le operazioni irripetibili. L'appello al senso civico di qualche automobilista in transito è sempre valido: una controfirma importante nella delicata attività di ricostruzione degli inquirenti. Così come allo stesso conducente su cui si stanno concentrando tutte le attenzioni.