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Alatri
05.12.2025 - 11:00
Uno dei manifesti appesi sulle porte di ingresso della “Lidl” in via San Francesco di Fuori
Il punto vendita Lidl di via San Francesco di Fuori chiuderà i battenti il prossimo 31 gennaio. La conferma è arrivata durante l’incontro tenutosi ieri mattina in Comune, alla presenza di due delegati della società, del sindaco Cianfrocca, del vice Addesse e dell’assessore Pelorossi, oltre che di una rappresentanza dei residenti del rione Civette che, in questi giorni, hanno espresso perplessità per la chiusura del supermercato, soprattutto in ragione della sua funzione “sociale” in un quartiere con pochi servizi. La ragione dell’abbandono è dovuta all’impossibilità di ampliare il punto vendita e di inserire ulteriori prodotti per conquistare altre fette di mercato. Insomma, il locale non risponde più ai nuovi standard della società, che ha deciso pertanto di abbassare la saracinesca. Cianfrocca e Addesse hanno provato a mettersi a disposizione per reperire un’altra area a disposizione di Lidl, più confacente ai requisiti attuale, ma i delegati della catena hanno per il momento soprasseduto su questa possibilità. In poche parole, dopo 30 anni, Lidl è pronta a lasciare Alatri.
I cittadini presenti che, nei giorni scorsi, avevano anche avviato una raccolta firma nel tentativo di bloccare la decisione, sono rimasti un po’ delusi, ricordando come il supermercato fosse diventato un punto di riferimento negli lunghi decenni. Roberto Addesse ha tenuto a specificare che i posti di lavoro non andranno persi e che gli impiegati saranno ricollocati all’interno della stessa catena Lidl. «Abbiamo fatto quanto si poteva e abbiamo offerto la nostra disponibilità nel caso Lidl voglia tornare ad Alatri», ha detto il vicesindaco. Allo stesso tempo, Addesse ha parlato con la proprietà dei locali e sembra che ci sarebbero buone possibilità affinché un altro hard discount possa prendere il posto di quello che sta chiudendo. Il discorso è molto ampio: la presenza di un supermercato alle Civette, utile per tanta parte dei residenti, movimenta l’economia anche del micro centro commerciale in quell’area, oltre a svolgere un ruolo di collettore sociale in una zona a forte rischio isolamento ed emarginazione.
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