Il cancello laterale aperto, nessuna protezione e disco verde per i malintenzionati. Purtroppo questa è la fotografia e il degrado che riconsegna il "mostro" della città di Sora. L'ex centro Serapide continua ad essere il posto buio della città Volsca, passano gli anni e lui resta lì, capace di generare solo degrado di ogni tipo, anche sociale.
Infatti i residenti sono stanchi di segnalare i rumori che sentono, di giorno, ma anche di notte, dall'in terno dello stabile. Soluzioni sul tappeto ce ne erano. La precedente amministrazione aveva avviato l'articolato iter di rigenerazione urbana. Un progetto, quello della cittadella della scuola, con molta probabilità svanito.
Si attende di sapere come voglia muoversi l'attuale amministrazione, del sindaco Luca Di Stefano, per far riprendere il cantiere. Lo scorso anno, nell'estate 2021, il privato si fece promotore di un'azione importante di bonifica e di messa in sicurezza dell'intero perimetro dell'area. Nei giorni scorsi il vento ha divelto parte della recinzione e dal Comune è stata messa in sicurezza la strada, chiudendola al traffico veicolare.
Il problema è la parte posteriore, tranquillamente accessibile a chiunque come testimoniano le foto.
Non c'è alcuna protezione, sbarramento, cartello.
Nulla che neghi l'accesso. L'ex centro Serapide è ormai terra di nessuno da decenni, è un "mostro" di cemento, troppo spesso teatro di tragiche morti di giovani ragazzi.
È il luogo di spaccio di droghe, di giochi estremi.
È necessaria una programmazione che porti al riscatto del quartiere che è stato penalizzato da una costruzione, in una zona che si è popolata, negli anni, di servizi, scuole ed abitazioni, che ancora oggi deve farei conti con un cantiere mai finito.