Spazio satira
Collepardo
15.04.2025 - 19:00
Rilanciare la tradizione della musica sacra italiana, valorizzando in particolar modo le eccellenze territoriali: questo l’obiettivo del “Festival di musica sacra” della Regione Lazio, un programma che comprende, fino al 15 ottobre, oltre 150 concerti che si terranno in tutta la regione. Tra i vari eventi del festival, è stato selezionato anche “Sacre note a Collepardo 2025”, presentato dal Comune della cittadina ernica, in collaborazione con la locale Pro Lloco e con “LS Diffusione Culturale”. Occorre sottolineare che il Comune di Collepardo è l’unico ente locale della provincia di Frosinone accreditato dalla Regione Lazio a partecipare al “Festival di Musica Sacra”. La partecipazione prevede sette eventi: quattro in alcune delle chiese più rappresentative del comune ciociaro (tra le quali la suggestiva chiesa della SS. Trinità, cui fa da sfondo lo straordinario panorama dei Monti Ernici con la Monna e la Rotonaria) e tre nella certosa di Trisulti. Indubbiamente l’occasione è ghiotta non solo per dare la giusta voce alla musica sacra ma, anche, per promuovere i luoghi della natura, della cultura e della tradizione del nostro territorio.
Il progetto “Sacre note a Collepardo 2025”, che avrà termine il prossimo 4 ottobre, partirà oggi alle 18 con “La passione di Cristo raccontata dalle donne del Vangelo”, spettacolo realizzato da Marco Prosperini. L’evento, che si terrà a Collepardo nella chiesa del SS. Salvatore, vedrà la partecipazione della “21ST Century Philarmonic Chamber – Orchestra”, del clarinettista Antonello Timpani, dell’oboista Camilla Ferrari, della compagnia teatrale “Il Gattopardo” con la direzione di Antonio D’Antò.
Al riguardo, Elisabetta Melchiorri, assessore alla cultura di Collepardo, aggiunge: «Sarà il primo di sette appuntamenti da non perdere. Il programma è teso a valorizzare non solo la musica sacra ma soprattutto la socialità, essendo gli spettacoli motivo di aggregazione, scambio e condivisione. Inoltre l’iniziativa costituirà una novità sul nostro territorio, orgogliosamente organizzata, tra l’altro, da un’amministrazione comunale di una cittadina di soli novecento abitanti».
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