Politica
20.12.2025 - 14:00
Invece dei doni di Natale, i botti di Capodanno. Il consiglio comunale di ieri pomeriggio ha sancito una fragorosa rottura tra maggioranza e centrodestra. All’appello della presidente Emanuela Piroli hanno risposto in tredici più il sindaco, assenti giustificati i consiglieri Federica Pizzuti e Fabio Giovannone. Ci ha pensato subito la capogruppo di FdI Ginevra Bianchini ad accendere la miccia: «Da questo momento, su tutti i punti all’ordine del giorno che riguardano il bilancio comunale non parteciperemo né alla discussione né alla votazione», spiegando: «In questi mesi si è costruita una narrazione pesantissima fatta di accuse, sospetti e insinuazioni sul bilancio, sulle casse comunali e sui soldi dei cittadini senza mai dire che i fatti inerenti il Pnrr sono imputabili a responsabilità personali, per cui c’è un procedimento giudiziario in corso, e non riguardano tutti indistintamente, che non è stato sottratto un solo euro alle casse comunali né tolto risorse ai cittadini. Perciò chiederemo la convocazione di un Consiglio dedicato al bilancio in cui la maggioranza dovrà dire se esiste un ammanco, quali atti sono stati adottati e quali denunce sono state fatte. Oppure dichiarare che non esistono ammanchi e che i conti sono in ordine».
Intervento che ha avuto l’effetto di un’adunata, con i consiglieri di centrodestra Ugo Di Pofi, Alessia Macciomei e Paolo Aversa usciti dall’aula con la Bianchini, lasciando sola sui banchi della minoranza la consigliera Manuela Maliziola.
«Sono fuggiti perché sono in difficoltà. Noi invece siamo uniti e coesi e andiamo avanti», le ha fatto eco l’assessore Giulio Conti. La consigliera Federica Maura ha ribaltato le accuse: «Alcuni cittadini che spalleggiano questa minoranza denigrano l’amministrazione mentre noi ripuliamo l’immagine del paese da quella del malaffare». Per Mariano Ranieri «si costruisce l’opposizione non sul merito ma sulla fantasia, non potendoci accusare di nulla sul bilancio». «È la scelta di una parte politica che fa del vittimismo la sua peculiarità», ha rincarato la dose Mariano Cavese. «Se qualcuno avanza sospetti e accuse non siamo noi, sono loro. Fanno come quello che quando non lo fanno giocare se ne va col pallone», ha chiosato l’assessora Francesca Ciotoli.
La consigliera Maliziola ha spiegato perché è rimasta in aula: «Ognuno deve esercitare il suo ruolo. Questo è il mio modo di fare opposizione, critica ma costruttiva».
Duro il sindaco Querqui: «È stata una scena pietosa. Parte dell’opposizione ha la strategia di screditarci attribuendoci dichiarazioni che non abbiamo mai fatto, senza spiegare quali sono e chi le ha fatte. Mi auguro che questo atteggiamento non continui e penso che sia controproducente per l’opposizione stessa». La presidente Piroli ha espresso la sua «profonda amarezza per quello a cui abbiamo assistito oggi. Questa è la casa del dibattito democratico, se viene meno il dibattito si danneggia l’istituzione. Mi ha colpito che questa sede sia diventata palcoscenico di una scenetta di questo tipo».
Si è quindi passati al voto sui verbali delle sedute precedenti, la variazione al bilancio di previsione illustrata dal sindaco e la ricognizione dei servizi, tutti approvati a maggioranza con l’astensione della Maliziola. Gli auguri del sindaco per le festività chiudono la seduta, ma per la politica ceccanese si prepara un panettone avvelenato.
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