Spazio satira
Ceccano
28.05.2025 - 12:01
Il nuovo sindaco Andrea Querqui si gode una vittoria netta, anzi schiacciante. Ha festeggiato a lungo l’altra sera con i suoi sostenitori, sfilando in corteo dal comitato elettorale di via San Francesco fino in piazza Municipio, sotto quel palazzo che oggi farà da location al suo insediamento ufficiale.
All’indomani della nottata di spoglio, i dati definitivi (anche se non ancora ufficiali) parlano chiaro: Querqui eletto sindaco al primo turno con 6.978 voti, il 52,65%. Staccati gli altri: Ugo Di Pofi del centrodestra 2.730 voti (20,58%); Fabio Giovannone della coalizione civica di centrodestra 1.933 voti (14,57%); Manuela Maliziola della coalizione civica di centrosinistra 1.192 voti (8,98%); Luigi Mingarelli della sinistra e del comitato acqua pubblica 435 voti (3,28%). Non c’è stata partita.Il voto disgiunto non ha fatto la differenza ma è stato comunque consistente: un pacchetto di 792 voti finiti tutti sui candidati del centrosinistra. Ha premiato soprattutto Querqui (429 voti in più rispetto alle sue liste), Maliziola (202 voti in più) e in maniera minore Mingarelli (36 voti in più), penalizzando invece Di Pofi (114 voti in meno) e lasciando quasi indenne Giovannone (11 voti in meno). Resta il fatto che Querqui avrebbe vinto anche senza l’apporto di quegli elettori che lo hanno votato pur scegliendo candidati consiglieri di una coalizione diversa. Ha infatti surclassato i suoi competitor e chiuso il conto con un cappotto: oltre 600 voti in più di tutti gli altri messi insieme. Tra i candidati consiglieri spiccano le performance dei tre più votati, due miss e un mister preferenze, tutti consiglieri uscenti: Emanuela Piroli con 486 voti, Mariangela De Santis con 464 e Alessandro Savoni con 462, con quest’ultimo che nonostante ciò resta fuori dal Consiglio.
Una tornata che sul piano politico dice anche altro: il flop dei partiti, a destra come a sinistra. Si salva il Pd al 12,4%; per il resto FdI al 6,01%, Psi al 4,69%, Avs al 4,16%, Pc-Rc all’1,39, il M5s all’1,84%, la Lega all’1,34, con questi ultimi tre fuori dal Consiglio. Tutti ben lontani dai fasti di un tempo, alcuni scavalcati da diverse liste civiche: Grande Ceccano col 10,28%, Querqui Sindaco col 9,6%, Progresso Fabraterno col 7,35%, Noi con Ceccano col 6,74%, Nuova Vita col 6,27%, Savoni per Giovannone col 5,1%, Ceccano in Comune col 4,96%. Un segnale che è già un’indicazione per il nuovo sindaco e la sua amministrazione.
L’assise
La proclamazione degli eletti in Consiglio è in programma questa mattina a Palazzo Antonelli. Solo allora la composizione della nuova assise sarà ufficiale. A meno di sorprese, i nove consiglieri di maggioranza saranno Emanuela Piroli (Pd), Giulio Conti (Pd), Federica Maura (Pd), Alessandro Ciotoli (Lista Querqui), Gina Carlini (Lista Querqui), Emiliano Di Pofi (Psi), Mariangela De Santis (Nuova Vita), Francesco Ruggiero (Progresso Fabraterno), Cristina Micheli (Ceccano in Comune), Colombo Massa (Avs). Sui banchi della minoranza sederanno: Ugo Di Pofi (candidato sindaco); Fabio Giovannone (candidato sindaco), Manuela Maliziola (candidato sindaco); Ginevra Bianchini (FdI); Paolo Aversa (Noi con Ceccano); Alessia Macciomei (Grande Ceccano).
Effetto surroga
Per la formazione della giunta è ancora presto, ma in campagna elettorale Querqui ha ripetuto quale sarebbe stato il criterio che avrebbe usato: «competenza e risultato elettorale». E il toto assessori prende quota. Per la presidenza del consiglio comunale sarebbe in corsa Emanuela Piroli del Pd, la più votata; e poi Querqui assegnerebbe un assessorato a ciascuna lista rappresentata in Consiglio, riservandolo ai primi dei rispettivi eletti. Il che aprirebbe il valzer delle surroghe. Con l’eccezione di Emiliano Di Pofi (Psi) che cederebbe il posto in giunta al primo dei non eletti Antonello Ciotoli, per gli altri scatterebbero le sostituzioni in Consiglio. Si scaldano in panchina Mariano Cavese (Pd), Adriano Papetti (Ceccano in Comune), Mariano Ranieri (Lista Querqui), Giuseppe Malizia (Nuova Vita), Federica Pizzuti (Progresso Fabraterno), Giuseppina Bonaviri (Avs), Mariano Cavese (Pd).
Salti di gioia
Una vittoria rigenerante per il centrosinistra, non solo a Ceccano. «Quella di Andrea Querqui è un’affermazione importante che testimonia come il centrosinistra unito non abbia rivali - dice la consigliera regionale Pd Sara Battisti - La collocazione chiara, la squadra forte e coesa, il candidato giusto chiudono finalmente una stagione di governo del centrodestra di Ceccano. Ad Andrea i miei migliori auguri. Ceccano non poteva avere un sindaco migliore: umile, rispettoso, con una grande capacità di ascolto. Caratteristiche che i cittadini riconoscono come fondamentali. No alla politica urlata, degli slogan e della propaganda. Sì alla concretezza».
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