Concessioni pubbliche e tangenti. Il modus operandi di Caligiore e soci

Sono dieci le persone arrestate per corruzione, tra le quali il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore: le indagini hanno portato alla luce un sistema di appalti pubblici e tangenti per un giro di denaro accertato intorno ai cinque milioni di euro. La Polizia di Stato ha evidenziato, nel corso delle lunghe indagini, le modalità illecite nell’ambito dell’amministrazione del Comune di Ceccano. Il flusso di denaro sarebbe stato utilizzato per effettuare lavori pubblici, appaltati sempre ai medesimi soggetti, e compensati in minima parte. Le somme sarebbero state poi ripartite tra imprenditori, funzionari amministrativi e i vertici politici comunali. Secondo quanto emerso, gli appalti comunali sarebbero stati affidati sempre al medesimo imprenditore e ai suoi prestanome.

Il Comune avrebbe poi proceduto in maniera celere ed efficiente con la liquidazione delle fatture presentate dall’appaltatore. Il modus operandi emerso dalle intercettazioni prevedeva infatti che l’imprenditore ricevesse il denaro via bonifico bancario a seguito delle regolari fatture emesse. L’organizzazione si sarebbe servita dei servizi offerti da Annunziata e Del Carmine, che avrebbero messo a disposizione società cartiere compiacenti alle quali l’imprenditore poteva versare denaro. Una volta pervenuto il denaro, Annunziata e Del Carmine avrebbero riportato indietro il denaro contante per restituirlo al destinatario finale, ovvero il Sindaco, tramite la figura di Anniballi. I fatti sarebbero avvenuti a Ceccano tra il giugno del 2022 e il febbraio del 2024.