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Luca Giovannone, il presidente dei record

L'imprenditore di Ceccano, ha conquistato la promozione della Nissa. In poco tempo ha portato la società siciliana in Serie D. Ma non è l’unico traguardo

luca giovannone

Luca Giovannone dopo la vittoria di domenica scorsa che ha siglato la promozione in Serie D della Nissa

Un cross in area di rigore, colpo di testa: gol. Il video sul profilo Tik Tok ha raggiunto quasi 60.000 visualizzazioni. Il protagonista è Luca Giovannone di Ceccano e presidente della Nissa, la società calcistica italiana con sede a Caltanissetta neo promossa in Serie D. Un presidente social e molto di più. Un compagno di squadra, un amico, un punto di riferimento per i ragazzi. Partecipa, infatti, alla maggior parte degli allenamenti. E ogni tanto va anche a segno. Proprio come nel video. I suoi profili, infatti, sono pieni di contenuti, sia in campo sia fuori dagli stadi per documentare i traguardi raggiunti dalla Nissa.

La squadra siciliana ha il record del miglior attacco con 65 gol e della miglior difesa con 16 gol. Inoltre ha fatto più punti sia in casa (39) che in trasferta (38). Un importante risultato raggiunto in meno di un anno. Giovannone, infatti, è arrivato in Sicilia soltanto il 3 agosto dello scorso anno, proprio per l’inizio del campionato di Eccellenza. Ma da dove arriva questa passione per il calcio? Da uno zio calciatore che anni fa fece appassionare un po’ tutta la famiglia. Poi il Milan, il Torino, il Catania e la Nissa dove Giovannone è diventato un vero e proprio rullo compressore. E nessuno lo ferma più.

Ma che tipo di presidente è Luca Giovannone?
«Sicuramente un presidente differente dagli altri e anche molto seguito sui profili social. Con la squadra ho un bellissimo rapporto, ci divertiamo insieme. Poi abbiamo un grande portiere che arriva dalle giovanili della Juventus e ha giocato anche in Europa League. Il centravanti argentino (autore del passaggio vincente del video) che ha giocato in Serie B Argentina, a dimostrazione che abbiamo messo su una squadra di valore e di categoria superiore».

In un solo anno ha raggiunto già un primo importante traguardo. Ma da dove arriva la sua “missione” con la Nissa?
«Sono stato un anno fa sponsor di Caltanissetta e poi mi hanno chiesto se volevo diventare socio di maggioranza e presidente. Quindi ho deciso di intraprendere un campionato per vincere nell’Eccellenza fino ad arrivare in Serie D, dove la squadra mancava da undici anni. Abbiamo vinto con due giornate di anticipo battendo tutti i record. Attualmente la Nissa ha la media punti italiana migliore di tutte le squadre, più dell’Inter».

Lei è originario di Ceccano, perché ha scelto proprio una squadra siciliana?
«Diciamo che mi hanno scelto loro dopo che avevo presentato un business plan milionario per portare il Catania in Serie A in quattro anni. Grazie a quel piano ho scatenato un interesse in tutta Italia. Comunque Caltanissetta mi è piaciuta molto. Ha un bellissimo stadio con 12.000 posti adatto a qualsiasi categoria. Anni fa ha ospitato anche l’Italia under 21 con Del Piero».

Qual è la sua esperienza nel mondo del calcio?
«Nel 2005 sono stato azionista del Torino. Poi sponsor del Milan con la mia azienda nell’anno in cui ha vinto lo scudetto e ha giocato in semifinale di Champions League. Due anni fa partecipai alla gara per acquisire il Catania. Dopo il fallimento la società era andata nelle mani del Comune. Per alcuni giorni sembrava dovessi prenderla. Una piazza calcistica tra le prime sette in Italia come pubblico e come bacino di utenza. Ma alla fine vinse un miliardario australiano. Però dopo quella vicenda mi chiamarono un po’ da tutta Italia. Anche dalla mia città, Ceccano. Ma il mio obiettivo era ottenere la presidenza di una squadra di provincia. Alla fine ho scelto Caltanissetta e non mi sono mai pentito. Ad esempio domenica scorsa allo stadio c’erano circa 5.000 persone a vedere la partita. È una piazza, al centro della Sicilia, che ha fame di calcio e la porterò più in alto possibile di categoria. Conquisteremo anche il campionato di Serie D per approdare nella Lega Pro».

Mentre fuori dagli stadi di cosa si occupa?
«Sono proprietario di un’agenzia nazionale interinale per il lavoro che ha uffici in tutta Italia. Per il calcio ci vogliono grandi risorse finanziarie. Infatti, la mia agenzia è il principale sponsor della Nissa. Alla fine siamo riusciti a mettere insieme un budget che ha fatto la differenza. Certo la forza finanziaria ha il suo peso. Ma soprattutto contano le scelte e io, tra tecnici e calciatori, ho preso i migliori. Tutto questo è stato ripagato visto che al primo tentativo c’è stato subito il salto di categoria. Proverò a proseguire in questa direzione fino ad arrivare più in alto possibile».

Ma da dove arriva la passione per il calcio?
«Partiamo da un ricordo. Anni fa, quando il Ceccano e il Frosinone giocavano contro, il capitano del Ceccano era mio zio. Giovanni Giovannone che ebbe un’esperienza anche con la Roma. Proprio lui scatenò la passione per il calcio in tutta la famiglia. Poi nella vita ho fatto l’imprenditore perché non tutti hanno talento per giocare a calcio. Anche se una settimana fa, sul passaggio del nostro centravanti, ho messo a segno un bellissimo gol di testa che ha avuto un grande successo. Ma non è la carriera per me. Mentre posso dire che mi è andata bene quella da imprenditore».

Gli obiettivi futuri?
«Sicuramente c’è al primo posto quello di portare la Nissa il prima possibile a giocare contro il Frosinone. Punto in alto».

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