Cassino
26.08.2025 - 14:00
Costruzione di un ponte in via Capo d’Acqua a Cassino, l’opposizione chiede che venga fatta chiarezza. «A nome dei cittadini che ogni giorno vivono il territorio e affrontano sulla propria pelle disagi e disservizi, è mio dovere denunciare pubblicamente una gestione delle opere pubbliche che, in troppi casi, appare lontana dai bisogni reali delle persone». Questa le parole del consigliere comunale di opposizione Giuseppe Sebastianelli che in una nota ha puntato il dito sulla situazione di via Capo d’Acqua a Cassino.
«Ci sono cantieri in cui, almeno formalmente, esistono date di inizio e di fine lavori» spiega l’esponente di minoranza, aggiungendo che tali dati temporali in molti casi sarebbero «ignorati». «Ma ciò che sta accadendo in via Capo d’Acqua a Cassino supera ogni logica. In quest’area periferica della città è prevista la costruzione di un ponte lungo 20 metri. Un’opera che, sulla carta, costerà 800.000 euro» tuona.
Ribadendo anche si tratta di lavori da fare «in un’area dove ad oggi sono stati piantati soltanto i cartelli del cantiere. Nessuna data certa di inizio lavori, nessuna attività concreta». «A questo si aggiunge il caso ormai noto del ponte di San Bartolomeo, costato 600.000 euro per permettere il transito di un’auto alla volta, senza un impatto positivo sulla viabilità. A Capo d’Acqua, si parla vagamente di una durata lavori di 166 giorni. Ma da quando partirebbero questi 166 giorni? Nessuno lo sa». Poi rilancia: «Spendere 800.000 euro per un ponte di 20 metri in un’area “deserta” è uno schiaffo al bisogno urgente di infrastrutture utili, sicure e davvero necessarie». «Chiedo trasparenza. Chiedo risposte. E soprattutto, chiedo rispetto per i cittadini di Cassino e di tutta la nostra provincia» conclude nella nota Sebastianelli.
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