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Cassino

Cellulari e droga in carcere. La Procura smaschera una banda

Sei i provvedimenti restrittivi emessi dal Gip di Cassino dopo lunghe indagini 

Cellulari e droga in carcere. La Procura smaschera una banda

Una fitta rete illecita che consentiva ai detenuti della casa circondariale di Cassino, il San Domenico, di avere a disposizione cellulari e droga. Sgominata una banda dove le donne (madri e compagne) avevano un ruolo determinante. Una volta all'interno delle celle partiva l'attività di spaccio e quella di vendita di cellulari e Sim. Non solo occultamenti addosso o nelle suole delle scarpe ma la merce illecita entrava anche grazie al "lancio della bottiglia" con un filo lanciato dalla cella all'esterno. Una volta "raccolto" veniva caricato lo stupefacente per poi rimandare la bottiglia indietro. Un sistema ingegnoso mai visto prima d'ora. I telefoni cellulari, a loro volta, erano utili per le comunicazioni degli ordinativi nonché delle situazioni di tempo e luogo più favorevoli all'introduzione.

Sei i provvedimenti restrittivi emessi dal Gip di Cassino su richiesta della procura della Repubblica. Un'indagine effettuata dalla squadra mobile di Frosinone e dal commissariato di Cassino. Nello specifico due obblighi di dimora, due obblighi di presentazione alla pg e due arresti domiciliari con braccialetto elettronico. In tutto 12 gli indagati.

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