Cerca

Cassino

Accoltellato in casa dai ladri. Lui impugna una pistola e spara

Rientra per prendere lo zaino quando si trova davanti quattro malviventi a volto coperto. Calci, pugni e colpi all’addome. Il racconto del proprietario: «Mi hanno messo una corda intorno al collo»

Accoltellato in casa dai ladri. Lui impugna una pistola e spara

Rientra in casa e si trova faccia a faccia con quattro ladri. È panico, anzi è violenza. I malviventi lo aggrediscono senza remore ma lui riesce a divincolarsi e ad impugnare un’arma per esplodere alcuni colpi e mettere in fuga i malintenzionati.

La ricostruzione
Sono circa le ventuno e quaranta in via Sara Fiorentino, il giovane è uscito di casa come tante altre volte per farvi rientro poco dopo, prendere lo zaino e recarsi al lavoro. Ed è a quel punto che invece di sentire silenzio e ordine, ci sono movimenti tutt’intorno. O peggio ancora si ritrova davanti quattro persone a volto coperto. Una frazione di secondo, neanche il tempo di capire, che iniziano a picchiarlo. Un’aggressione in piena regola con calci e pugni. Spunta anche un coltello (o comunque un’arma da taglio) e l’uomo viene colpito di striscio all’addome. Un incubo ad occhi aperti. Eppure il giovane riesce a divincolarsi, a prendere la pistola regolarmente detenuta e, a mettere in fuga gli aggressori, facendo esplodere alcuni colpi senza ferire nessuno. Niente bottino per i ladri ma un terrore senza precedenti e difficile da dimenticare. Per il trentatreenne, chiaramente, è stato necessario il trasferimento all’ospedale Santa Scolastica di Cassino dove sono stati prescritti dieci giorni di prognosi mentre è caccia all’uomo da parte dei carabinieri. È proprio Marco Iannattone, il proprietario dell’abitazione, a ricostruire l’accaduto: «Rientravo da casa di amici perché dovevo prendere lo zaino del lavoro, dovevo fare la notte, come ho aperto la porta mi hanno aggredito, mi hanno messo una corda al collo, è partita una colluttazione durata tre o quattro minuti con calci, pugni e diverse coltellate. Poi due sono usciti fuori, altri sono rimasti dentro, io sono riuscito a salire al piano di sopra e a prendere la pistola. Una volta fuggiti ho chiesto aiuto e sono arrivati subito i vicini che hanno chiamato i soccorsi, sono ancora sotto choc».
Resta un’altra “ferita”, quella dei malviventi che hanno superato il confine arrivando non solo a valicare le mura di casa ma a picchiare il proprietario, tentando addirittura di accoltellarlo. Vari i furti o i tentati colpi di recente, spesso a mettere in fuga i malintenzionati sono stati proprio i proprietari attirati dai rumori magari al piano di sopra, accendendo luci, facendo scattare l’allarme o altro. Stavolta no, un’aggressione in piena regola che poteva avere ben altre conseguenze. Cittadini sempre allarmati per le incursioni dei malviventi, costantemente connessi sulle chat whatsapp dove vengono segnalate le auto sospette, i movimenti strani o i colpi riusciti. Ora ancora più allarmati del passato.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione