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Cassino

Liti in strada e alcol ai minori. È caos

Un altro weekend “caldo”: sabato una ragazzina è stata trasportata in ospedale per un malore dopo i drink. Domenica la rissa

Liti in strada e alcol ai minori. È caos

Un altro weekend “caldo”: sos sicurezza. Sabato una ragazzina è stata portata in ospedale per un malore, dopo aver bevuto alcuni drink. Nelle stesse ore diversi gli accessi al pronto soccorso di persone in stato di ebbrezza. Poi domenica sera una lite violenta in pieno centro, sembrerebbe per un cane. Con una marea di persone accorse, tra curiosi e volenterosi, insieme ai carabinieri, subito sul posto. Grazie ai controlli rafforzati, l’area è stata subito cinturata ed è stato evitato il peggio. Due episodi, quelli registrati nel weekend, che hanno fatto alzare l’asticella, riaccendendo i riflettori anche su malamovida e sicurezza.

La ricostruzione

Sabato sera una richiesta di intervento per una rissa tra ragazzini in via del Carmine ha subito dirottato carabinieri e polizia nella stessa zona in cui qualche tempo prima alcune attività erano state danneggiate e date alle fiamme: un episodio finito al centro di indagini e vertici. Ovviamente non l’unico: sotto la lente anche la bomba carta fatta esplodere su un balcone in zona Malfa, l’auto raggiunta da colpi d’arma da fuoco e l’attentato incendiario ai danni di un magistrato. Tanto che uno dei vertici del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, con il prefetto e le forze dell’ordine, si era tenuto - e non a caso - proprio nel Comune di Cassino. Una riunione che per la prima volta ha aperto ai rappresentanti di categoria e agli istituti di vigilanza privata: una rivoluzione.

Ma sabato scorso a far alzare l’allerta non è stata solo la segnalazione di minori coinvolti in una probabile rissa: all’arrivo delle forze dell’ordine, infatti, non c’era più nessuno. A preoccupare e non poco è stata in quelle stesse ore una ragazzina trasportata in ospedale dopo l’assunzione di alcolici. Per fortuna, nonostante il malore, la quattordicenne non ha rischiato il coma etilico. Ma resta la gravità dell’accaduto, su cui ora stanno eseguendo i dovuti riscontri le forze dell’ordine. Proprio la vendita di alcol ai minori da parte di esercizi pubblici - specialmente durante la movida - è stato uno dei temi più dibattuti. Si tratta di un nervo scoperto (finito più volte sotto la lente delle forze di polizia) che durante un recente incontro in Municipio con gli esercenti ha occupato una parte significativa del confronto: più telecamere, un decalogo di comportamento e più controlli, tra le proposte. Tra quelle avanzate una buona parte ha infatti riguardato l’impegno (da rafforzare) per bloccare il preoccupate fenomeno legato all’uso di alcol da parte dei minorenni, soprattutto nei weekend: da una parte i fondamentali controlli delle forze dell’ordine, dall’altra la necessità di alzare il sistema d’allerta a partire dagli stessi esercenti.

La lite

Poi domenica sera a far salire nuovamente la tensione è stata una lite scoppiata in piazza Diamare tra due giovani, un ventottenne di Piedimonte e un trentenne ucraino, residente a Cassino. Parole grosse, poi calci e pugni. Il ventottenne ha riportato una ferita alla testa, rendendo necessario l’arrivo del 118 che lo ha trasportato in ospedale per le cure del caso: ne avrà per cinque giorni. Immediato l’arrivo dei carabinieri, con il supporto della Squadra di Intervento operativo dell’ottavo Reggimento carabinieri Lazio, impegnati nei controlli straordinari del territorio, insieme ai militari della locale Compagnia. L’arrivo immediato dell’Arma tra una folla di curiosi ha evitato che la lite - nata sembrerebbe per la gestione di un cucciolo di proprietà dell’italiano - potesse degenerare. «Un episodio che nulla ha a che fare, però, con la movida» ha rimarcato il sindaco Salera. «Abbiamo alzato l’asticella e di molto sul fronte della sicurezza. E i controlli costanti e rafforzati presenti in città hanno dimostrato di funzionare già nella misura in cui evitano il peggio. Mi spiace, però, che singoli episodi che possono vedere coinvolte due persone (come quello di domenica, ndr) e che possono accadere ovunque vengano inseriti in un fenomeno di malamovida. E venga fatta una generalizzazione, mai produttiva». Sull’altro fronte, rassicura, gli incontri così come le attività vanno avanti. «Tolleranza zero verso chi vende alcol ai minori» rilancia. Ribadendo ancora gli impegni presi già con una buona parte di esercenti durante gli incontri in Comune. «C’è già una forte attenzione su questo da parte degli inquirenti, non solo sul singolo episodio. Attività in corso più volte sollecitate e concordate con le forze dell’ordine» ha aggiunto.

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