Spazio satira
Cassino
29.04.2025 - 09:00
L'ospedale di Cassino
Nuova aggressione ai danni del personale in servizio del Santa Scolastica: un caso dopo l’altro. A essere raggiunta da un pugno all’altezza del torace durante l’attività di registrazione all’ingresso del pronto soccorso è stata un’infermiera di circa quarant’anni, impegnata nel turno pomeridiano della domenica. La professionista, secondo le prime informazioni trapelate, all’improvviso sarebbe stata colpita più o meno all’altezza delle costole da una donna di circa cinquanta anni, giunta in ospedale in stato di alterazione.
Pochi momenti di forte agitazione, con gli altri infermieri subito accorsi per capire cosa fosse accaduto e la paziente che, intanto, si era allontanata dalla stanza del Triage. Per poi tentare di rientrare, dopo poco più di un quarto d’ora, sempre in stato di agitazione. Sarebbero stati alcuni pazienti in attesa, insieme ad alcune persone presenti, a evitare il peggio: non si esclude, infatti, che la cinquantenne volesse “tornare alla carica”. Il personale infermieristico e medico ha allertato le forze dell’ordine che ora stanno vagliando tutti gli elementi emersi, compresa la posizione della paziente. L’infermiera è stata visitata: per fortuna, nonostante lo choc, le ferite sono risultate superficiali e i giorni di prognosi sono stati meno di dieci. Ma resta la gravità del fatto, purtroppo non isolato.
Dura la presa di posizione del segretario generale della Cisl Fp Frosinone Antonio Cuozzo e della coordinatrice femminile Funzione pubblica della Cisl di Frosinone e responsabile del polo D, Rosaria Piscopo. «Una situazione inaccettabile. Quello che è avvenuto domenica è l’ennesimo episodio ai danni di una professionista sanitaria del settore, una infermiera. La situazione che stiamo vivendo è difficilissima e mette seriamente a rischio l’incolumità di tutto il personale - hanno affermato dal sindacato - una situazione resa ancor più delicata dai lavori di ristrutturazione, con spazi più ristretti e pazienti da gestire. Si tratta purtroppo dell’ennesima aggressione in corsia: intollerabile».
In effetti le violenze in corsia sono davvero continue: a fine gennaio, ad esempio, i professionisti aggrediti al pronto soccorso sono stati sei (tra oss e infermieri) colpiti con calci e pugni - ma anche morsi - da un paziente psichiatrico di quarant’anni della provincia di Frosinone trasferito a Cassino, unico centro Spdc dopo la chiusura degli altri. Ancora, poco prima di Natale, una donna giunta al Triage del pronto soccorso avrebbe dato in escandescenze insultando medici e infermieri in servizio, per poi prendersela con le suppellettili. Ma l’elenco è davvero lungo. E la denuncia unanime. Recente la presentazione di una mozione urgente in Consiglio, proposta dall’opposizione, di una convocazione urgente della Consulta dei sindaci del Cassinate affinché si rediga un documento forte, congiunto e rappresentativo dell’intero territorio da portare sui tavoli regionali e aziendali della sanità. Una proposta che tenga conto del bisogno di più personale in servizio ma anche di una maggiore protezione per quello già “in trincea”.
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