Cerca

Cassino

Vertenza De Vizia, ore decisive

La proposta migliorativa è arrivata giovedì sul tavolo di Stellantis: entro breve dovrà stabilire se rinnovare o no l’appalto. Il 5 l’incontro con la Regione: o saranno ritirati i licenziamenti o ci sarà la cig per cessazione attività. Parlano i sindaci

Vertenza De Vizia, ore decisive

La protesta davanti alla sede del ministero delle Imprese

La famosa proposta migliorativa è arrivata giovedì sul tavolo di Stellantis: De Vizia ha nuovamente formulato un’offerta per tornare occuparsi di pulizie industriali all’interno dello stabilimento. È l’ultima chance che hanno per l’appalto dopo mesi di vertenza e scioperi iniziati il 18 novembre scorso. Potrebbe essere al ribasso, dunque economicamente più vantaggiosa della precedente con un numero maggiore di lavoratori in cassa integrazione a rotazione e stipendi che spesso non accompagnano degnamente la sostenibilità familiare. Situazione comune a un numero robusto di aziende dell’indotto e dei servizi in una scenario lavorativo dove gli ammortizzatori sociali restano i protagonisti indiscussi. E se venerdì era l’ultimo giorno dichiarato di appalto, le lancette si spostano in avanti fino al 5 febbraio alle ore 12 quando ci sarà l’incontro con la Regione Lazio, i sindacati e, chiaramente, la società. Prima di quell’ora Stellantis dovrà dare una risposta affermativa e negativa in modo tale che la De Vizia possa, in quella sede, ritirare la procedura di licenziamenti oppure si debba ragionare su un anno di cassa integrazione per cessazione attività per accompagnare i lavoratori.

«La palla è passata in mano a Stellantis - ha detto il segretario provinciale della Uilm Gennaro D’Avino - ancora una volta siamo convinti che ci siano le condizioni per dare l’appalto a De Vizia. Questo sarà un anno difficile sotto l’aspetto produttivo ma con l’inizio della nuova piattaforma le cose potrebbero cambiare e non è il momento di mettere in discussione un simile appalto. Siamo convinti che le parti possono trovare un accordo per dare continuità lavorativa. La partita non è finita e se tutto andrà come speriamo significa che ancora una volta siamo riusciti a ottenere il risultato. Ma bisogna aspettare». È l’attesa l’altra protagonista di questa vertenza che va avanti da due mesi senza aver avuto la risoluzione positiva che c’è stata per Trasnova, Teknoservice e Logitech. E anche i sindaci seguono da vicino tutta l’emergenza dell’automotive.

«Che il 2025 fosse un anno di transizione era chiaro a tutti - ha detto il primo cittadino di Piedimonte Gioacchino Ferdinandi - quello che è certo è che bisogna continuare a garantire i livelli occupazionali. Questa della De Vizia è una vicenda che va avanti da mesi dove c’è un rinvio continuo, si sta cercando una soluzione comune tra le due aziende che speriamo arrivi presto ma, ripeto, questo è un anno dove sapevamo tutti che andavamo incontro a difficoltà, l’augurio è che non si perdano posti di lavoro. Come mi risulta, ci sono in corso incontri - con il cambio della governance Stellantis - anche con le aziende che negli anni hanno prestato manodopera, servizi, sequenziamenti e logistica per evitare perdite occupazionali, poi dal 2026 dovrebbero partire livelli produttivi sicuramente diversi da quelli registrati nel 2023, 2024 e anche in questo 2025. Il fondo straordinario non è ancora ufficiale, il cambio delle normative non c’è stato, questo è un momento di vera transizione, dobbiamo superare questo anno, che va accompagnato, augurandoci che quello che è previsto dal 2026 in poi sia davvero positivo».

A ricordare la proposta avanzata al ministero dalla Consulta dei sindaci del Cassinate per eventuali disoccupati del settore automotive è Enzo Salera: «La consulta ha chiesto al ministero il sostegno economico, come avvenuto con la crisi dell’ex Marini o tante altre, per poter assorbire negli Enti i lavoratori. Tutti i comuni hanno bisogno di operai. Ora nella verifica quadrimestrale che si farà sulla vertenza Trasnova rilanceremo questa idea».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione