Spazio satira
Automotive
08.12.2024 - 13:00
Parte la fase due della mobilitazione, quello sciopero a oltranza iniziato dinanzi alla fabbrica cassinate il 18 novembre scorso con gli operai della De Vizia che avevano ricevuto, per primi, le lettere di licenziamento. Solo qualche giorno dopo e si sono uniti i lavoratori di Logitech, Teknoservice e Trasnova - raggiungendo quota 150 - che hanno iniziato a fermare le loro attività sui piazzali per via del silenzio imperante sul rinnovo del contratto di lavoro. Silenzio che si è tramutato in un pec - due venerdì fa - in cui ogni speranza andava ad infrangersi contro il muro della realtà: Stellantis non aveva alcuna intenzione di proseguire. A quelle poche righe, tremende e desolanti, sono seguite l’altro ieri, secondo fonti sindacali, le lettere di licenziamento a tutti i lavoratori che ancora non le avevano incassate. E ora che lo stabilimento è fermo (e lo sarà per un mese) l’intenzione della Uilm è quella di proseguire la protesta nelle sedi consiliari del territorio, a partire da Piedimonte, per continuare a “smuovere” anche le coscienze politiche.
«Lunedì mattina alle 7.50 l’appuntamento è presso la piazza Municipio del Comune di Piedimonte San Germano. Comincia il secondo tempo di una partita difficile, ma non impossibile, per salvare il nostro lavoro. È in gioco l’economia di tutto il territorio. Nessuno può più sentirsi al sicuro», recita proprio la Uilm provinciale mentre in pista scende di nuovo il sindaco proprio della cittadina sede della fabbrica, Gioacchino Ferdinandi: «Seguo la vicenda ora per ora, alcune delle ditte coinvolte hanno la sede a Piedimonte. Dopo il question time in parlamento con l’audizione del ministro Urso, martedì ci sarà questo incontro al Mimit tra Stellantis, le ditte pedemontane e il ministro stesso. Domani alle 15 abbiamo, invece, la commissione regionale propedeutica e preliminare a questo incontro. Sono due momenti fondamentali, questi giorni sono riusciti a creare le basi per l’intervento delle istituzioni deputate che sono Regione e Governo, l’obiettivo è quello che ho sempre rappresentato dal primo momento, tentare una forma di congelamento della situazione attuale. Noi non possiamo obbligare Stellantis al rinnovo delle commesse degli appalti ma sicuramente deve essere data la garanzia della conservazione del posto di lavoro a questi operai che da trent’anni svolgono quell’attività. Lo Stato, attraverso il governo, deve trovare una soluzione. Sarò in Comune per loro domani, come istituzione territoriale continuiamo a sostenerli fino alla fine. Ce la stiamo mettendo tutta su tutti i tavoli».
Anche il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco è in campo insieme a tutta la consulta: «Vivo la drammaticità della situazione ogni giorno sul mio territorio - ha detto ieri - capisco la disperazione di tante famiglie che vedono un futuro davvero incerto, il governo che deve rendersi conto di ciò che sta succedendo, perché non possiamo risolvere noi sindaci, e magari accelerare sulla zes. Sarebbe utile anche individuare un partner privato con una progettualità nuova e la creazione di occupazione ma siamo già in ritardo».
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