Spazio satira
Cassino
24.11.2024 - 16:00
Saranno i sindaci in persona a “mobilitarsi” e ad andare nella direzione dei lavoratori. La Consulta del Cassinate sarà tutta riunita, alle 12 di domani, davanti all’ingresso due dello stabilimento o, più precisamente, nel piazzale dove da lunedì è in corso lo sciopero dei lavoratori. All’inizio quello della De Vizia con i 32 dipendenti che hanno già ricevuto la lettera di licenziamento, poi l’aggiunta di Tecnoservice, Logitec e Trasnova che attendono un rinnovo dell’appalto che, ad oggi, non arriva.
A rischio 150 lavoratori, gli stessi che venerdì hanno occupato la sala consiliare del palazzo municipale di Piedimonte dopo una breve protesta in piazza Municipio.
Ora tocca alla Consulta ascoltare il grido di centinaia di padri di famiglia ormai allo stremo, già provati da buste paga risibili a causa del continuo ricorso gli ammortizzatori sociali. «Sin dal primo momento abbiamo preso in grande considerazione la crisi del settore - ha detto il sindaco di Cassino Enzo Salera, presidente della Consulta - abbiamo fatto diverse consulte dei sindaci sull’argomento cercando di mettere in campo tutte le azioni nelle nostre possibilità. È un impegno che dura da tanto tempo ormai tanto è vero che l’anno scorso siamo stati sia io che il sindaco di Piedimonte in audizione dal ministro insieme ai vertici Stellantis e ai presidenti delle regioni-sede di stabilimento.
Quest’anno abbiamo continuato con la nostra grande attenzione, siamo sempre stati pronti ad accogliere le preoccupazioni dei lavoratori e le loro difficoltà e abbiamo messo a disposizione tutti gli strumenti utili. La consulta di lunedì servirà per concordare con loro le prossime azioni da mettere in campo, tutti i sindaci hanno dato la disponibilità a partecipare esattamente come hanno fatto per la grande manifestazione a Roma. Intanto continuiamo a lavorare per intervenire sull’addizionale Irpef ai cassintegrati, abbiamo inoltre i fondi del sociale a disposizione dal momento che ogni giorno riceviamo i lavoratori in difficoltà mentre continueremo a fare pressione sul governo nazionale per tenere nella massima considerazione la crisi Stellantis in questo territorio. Siamo consapevoli che non possiamo incidere sulle scelte della multinazionale ma vogliamo discutere con tutti loro per mettere in campo ogni azione possibile. La Consulta è sempre stata vicina agli operai e lo è ancora di più oggi e andremo direttamente nel luogo dello sciopero per dimostrare che continueremo a mettercela tutta».
Le prossime tappe
Intanto in settimana una delegazione di operai delle aziende di servizi, accompagnata dai sindacati, sarà ricevuta dal prefetto per un confronto sulla situazione. La protesta non si fermerà, anche lunedì mattina riprenderà sin dall’alba.
Andrà avanti fino a quando non ci saranno lumi sul rinnovo degli appalti. Il timore della internalizzazione di tutti i servizi è fortissimo. Ma non è finita qui. Il numero dei lavoratori a rischio è destinato a salire ulteriormente senza interventi sugli ammortizzatori sociali. Quasi tutte le aziende dell’indotto hanno terminato quelli in deroga, serve un provvedimento speciale per traghettarle fino ai nuovi modelli in arrivo per il Plant cassinate a fine 2025.
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