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La vicenda

Auto incendiata per gelosia

Un pensionato del Cassinate finisce in aula con l’accusa di aver dato fuoco alla vettura del rivale in amore. Non solo: è chiamato a rispondere anche di lesioni, per aver utilizzato una mazza da baseball. Secondo lui, per difendersi

tribunale di cassino

Il tribunale di Cassino

Auto incendiata per gelosia. È questa l’accusa a carico di un pensionato finito nelle aule del Tribunale di Cassino per fatti che risalgono a cinque anni fa. Secondo le accuse mosse da un sessantenne di Cassino nei confronti di un coetaneo, l’imputato gli avrebbe incendiato l’auto - posteggiata all’interno di un parco privato - per motivi di gelosia. Tra i due pensionati residenti nel Cassinate, una donna più giovane di almeno dieci anni - ex della persona offesa e poi compagna dell’imputato - assistito dall’avvocato Simona Amen dello studio legale Cassone.

In base alle accuse mosse al pensionato ora a processo, a sostanziare l’ipotesi dell’incendio doloso della vettura della persona offesa ci sarebbe stata proprio una gelosia smodata. Lo stesso sentimento alla base di una lite degenerata fra i due: secondo la persona offesa, il sessantenne durante l’alterco avrebbe tirato fuori anche una mazza da baseball con la quale lo avrebbe colpito sullo zigomo causandogli gravi lesioni. Mazza che invece l’imputato sostiene essere stata nella disponibilità della persona offesa e che avrebbe utilizzato, una volta a terra, solo per difendersi: ogni elemento è al vaglio del giudice.

Quindi la denuncia presentata ai carabinieri della compagnia di Cassino e l’apertura prima di una indagine e poi del procedimento a carico del sessantenne assistito dall’avvocato Amen, chiamato a rispondere di incendio doloso, porto abusivo di oggetti atti a offendere e lesioni gravi. Nella recente udienza sono stati ascoltati due testimoni del pm. Il processo è stato quindi rinviato a gennaio 2025 per terminare l’escussione dei testimoni della pubblica accusa.

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