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Atina

Tir “indisciplinati” in trappola sulla provinciale

Alcuni autisti ignorano l’obbligo di passare sull’A1

Tir in difficoltà sulla provinciale

È trascorso poco più di un mese dall’inizio dei lavori nella galleria Capo di China, lungo la superstrada Sora-Cassino, e il traffico si è adeguato ai nuovi standard di servizio. Che poi, altro non è che percorrere quasi cinque chilometri della provinciale 259 (in direzione Cassino) e la strada comunale via Lame in territorio di Belmonte Castello (in direzione Sora) trasformate per l’occasione in strade a senso unico.

Il deflusso veicolare, compreso quello di furgoni e camioncini, non ha dato finora particolari problemi, anche se tra i mezzi autorizzati a percorrere le deviazioni sono stati ammessi gli autobus di linea. I tir, invece, da Sora a Cassino e viceversa, sono obbligati a servirsi dell’autostrada: ma ogni tanto qualcuno tenta la sorte e si ritrova inevitabilmente bloccato nell’imbuto della stretta carreggiata della provinciale. Sporadici, ma non assenti, infatti, i momenti vissuti dai cittadini del centro storico di Atina alle prese con le manovre di uno di questi tir che cerca di tornare sui suoi passi; qualcun altro trova sulla strada i carabinieri della stazione di Atina che pattugliano costantemente la provinciale 259 e che intimano all’autista di arrestare la marcia e tornare indietro, anche se le manovre per girare quei lunghi veicoli somigliano molto alle fatiche di Sisifo.   

Un altro aspetto del traffico deviato sulla provinciale è il flusso incessante dei veicoli nei due sensi soprattutto in alcune ore della giornata: «Orologio alla mano, un pomeriggio verso le 18 ho impiegato otto minuti prima di poter uscire con l’auto dal cancello di casa e immettermi sulla strada», racconta Paolo, un pensionato che abita in contrada Capo di China, il tratto che vive le conseguenze più rilevanti in fatto di disagi e stress.

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