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Cappella di San Marco invasa dalle erbacce

La vegetazione infestante sta ricoprendo le strutture dopo i lavori di recupero

Cappella di San Marco invasa dalle erbacce

La vegetazione infestante si sta riprendendo la navata della cappella di San Marco, l’antica chiesa ora ridotta in rovina situata all’interno del cimitero omonimo. Un energico intervento di recupero delle parti strutturali era stato effettuato con la rimozione di quintali di detriti e calcinacci e la contestuale ripulitura dalla folta vegetazione, che copriva la navata. L’opera si è conclusa alla fine dell’estate ma, complice la mancanza del tetto che lascia cadere la pioggia all’interno delle mura, le radici non ancora estirpate sono tornate a ridare vita alle piante infestanti e ai rovi che si stanno riprendendo la scena. Anche sulla sommità delle mura appena ripulite sono tornate erba e piante.

I lavori di ristrutturazione dell’antica cappella di San Marco sono stati eseguiti sulla parte del complesso religioso compromesso dai danni del tempo (e da quelli causati dalle bombe del 1943). L’intervento, commissionato dalla Soprintendenza archeologica, Belle arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e ammontava a 300.000 euro. L’operazione vide lavorare in sinergia e ben tre ditte, che hanno riportato il sito nelle condizioni di sicurezza. Per quasi un anno, le squadre sono state impegnate a pulire lo spazio esterno e quello interno a stretto contatto con le sepolture del cimitero, rimuovendo detriti e calcinacci da quella che una volta era la navata della chiesa.

Ripulite e protette anche le parti apicali delle murature con cemento in tinta e calce interstiziale; inserite cornici con putrelle in legno nei vani delle finestre o nicchie e messe in sicurezza le colonne che adornavano l’interno della cappella. La soddisfazione degli atinati e di quanti hanno a cuore l’antica cappella del XII secolo fu il plauso per l’intera operazione. Ma il ritorno della vegetazione nella navata oggi non sembra un buon segno.

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