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Anagni

Cardinale, allarmi e rassicurazioni

Il gruppo trasferisce una parte delle attività a Polla, in provincia di Salermo, dove c’è la Zona economica speciale

Carmine Cardinale

Le lettere stanno arrivando in questi giorni. Comunicano ai dipendenti della “Aeffe Service Srl”, una quarantina, che a metà giugno l’attività dell’azienda sarà trasferita nel nuovo impianto di Polla, in provincia di Salerno, dov’è in vigore la Zona economica speciale (Zes) che concede contributi a fondo perduto e sgravi fiscali. Si tratta di una delle due società anagnine dell’imprenditore Carmine Cardinale insediata all’interno dell’ex Videocolor insieme alla “Cardinale Ferramenta Spa”, che complessivamente danno lavoro a un centinaio di addetti, compresi quelli con contratto interinale.

Il timore che con questa operazione vadano in fumo tanti posti di lavoro viene espresso dal segretario regionale del Partito socialista italiano, Gianfranco Schietroma, che in una nota lancia l’allarme: “In questi giorni sono emersi ulteriori elementi a conferma che l’azienda ha avviato l’iter per trasferire in Campania le attività produttive dello stabilimento di Anagni, mediante un’operazione di fusione con la società ‘La Ferramenta Cardinale Srl’ sita a Teggiano, in provincia di Salerno. Si evince dalle lettere che sono state recapitate ai lavoratori, nelle quali si indica metà giugno 2025 quale data prevista per la cessazione della sede operativa di Anagni. La domanda nasce spontanea: di fronte a questi avvenimenti, che comportano il venir meno ad Anagni di tanti posti di lavoro, cosa fa chi governa la Nazione e la Regione Lazio? Per ora nulla e il silenzio è veramente assordante di fronte a un fenomeno molto grave, che va ben oltre la vicenda della ‘Cardinale Ferramenta’ perché la mancanza della Zes rischia di produrre numerosi casi analoghi in provincia di Frosinone. Peraltro trovo incredibile che ad interessarci del problema siamo solo noi socialisti, che però siamo all’opposizione sia rispetto al governo nazionale che alla Regione Lazio”.

In effetti nella lettera inviata ai dipendenti si legge che “a far data dal 15 giugno 2025 le attività produttive dello stabilimento di Anagni verranno interamente trasferite e l’attività proseguita presso lo stabilimento di Polla”. I lavoratori possono accettare di spostarsi in Campania oppure licenziarsi ottenendo degli incentivi. Ma il patron dell’azienda, Carmine Cardinale, assicura che non vi sarà alcuna emorragia di posti di lavoro, che il trasferimento riguarderà solo pochi dipendenti e che l’impianto anagnino continuerà ad operare regolarmente. «Tutta la parte della logistica resterà ad Anagni - afferma Cardinale - Anzi, stiamo chiudendo un accordo con società del Nord per implementare l’attività. Per quanto riguarda la merce in preparazione, alcuni prodotti saranno fatti a Salerno. In totale, la riduzione di personale ad Anagni riguarderà circa quindici unità tra ufficio e magazzino. Siamo stati costretti ad inviare la lettera a tutti i dipendenti perché non può essere l’azienda a scegliere chi trasferire. Qualcuno, di sua volontà, ha deciso di dimettersi sfruttando l’incentivo che gli viene offerto. Posso assicurare che i 27 addetti della logistica della società cooperativa Gearclass resteranno ad Anagni. Mentre alcuni lavoratori assunti con contratto interinale andranno via. Ripeto: tra “Cardinale Ferramenta” e “Aeffe Service” perderemo circa quindici unità. Non smobilitamo affatto, anzi continueremo a puntare su Anagni».

Quanto alle sirene della Zes nella vicina Campania, Carmine Cardinale non ritiene che questa possa incoraggiare le aziende ciociare a trasferirsi altrove. «No, non credo che questo avverrà per il settore della logistica - dice l’imprenditore - Ciò perché la posizione centrale e strategica della Ciociaria fa comodo a tutti. E lo dimostra il fatto che la richiesta per la logistica aumenta costantemente. Per questo motivo ritengo che il territorio ciociaro non rischi più di tanto».

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