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Alatri

«La crisi politica? Una vera pantomima»

La minoranza commenta gli sviluppi degli ultimi giorni . Attacco diretto a FdI e al capogruppo consiliare della Lega

comune alatri

Il palazzo comunale di Alatri

“La pantomima è finita: finalmente i finti oppositori di Cianfrocca hanno gettato la maschera e hanno accettato quello che fino a ieri “disprezzavano”: una semplice poltrona più volte offerta dal sindaco, ultimamente in sostituzione dell’assessore Santobianchi, dimissionaria. Altro che azzeramento della giunta che vanno chiedendo da oltre un anno”. Inizia così una durissima nota di tutta l’opposizione quale commento ai recenti sviluppi della crisi politica, che vedeva FdI sulle barricate.

La minoranza delinea anche quello che dovrebbe essere lo scenario immediato: “La poltrona sarà quella dell’assessorato all’urbanistica e andrà ad appannaggio di FdI, partito finora ostile a Cianfrocca ma ora convintosi per un “bel piatto di minestra”: così diventerà “Fratelli di poltrona”. L’assessore Papaevangeliu sarà chiamata, invece, a gestire l’Ambiente, con la benedizione sempre di FdI e con buona pace di chi avrebbe voluto “defenestrarla”. Anche i dirigenti locali di FdI saranno finalmente costretti ad aprire gli occhi ma anche a dotarsi di una maschera per poter continuare a girare per la città indisturbati”.

Critiche molto severe anche nei confronti del consigliere comunale Giuseppe Pizzuti, firmatario anche lui del documento critico nei confronti della maggioranza: “Dopo aver messo in circolazione una lettera a sua firma per la costituzione del gruppo misto in consiglio comunale, per uscire dalla Lega, non l’ha mai protocollata né formalizzata. Ha imparato, il nostro, a far uso di tali “mezzucci” e delle “sponde” degli oppositori per ricattare e rilanciare all’interno della maggioranza: vedremo a breve il premio che si sarà guadagnato”. Non manca, infine, un accenno all’opera di azzeramento dei dirigenti comunali: “Si rivelerà presto una “bufala”: perché si tratta di procedure complesse con implicazioni di carattere giuridico, amministrativo e sindacale”. La conclusione: “L’accordo di poltrone mette fine ad una pantomima che si protraeva da mesi e che non risolverà affatto i problemi di una città abbandonata a se stessa”.

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