Amore, droga e vendetta: Casinum, il crimine corre sul web
Una serie a costo zero ideata dal giovane Mario Ferrari. "Napoli ha Gomorra, Roma Suburra, noi abbiamo la nostra storia". Oltre venti attori e set in tutto il Cassinate
Una serie web nata nella città martire. Da un'idea di Mario Ferrari, classe '88, "Casinum La Serie" sta generando un vero e proprio terremoto on line. Una storia nata dalla penna di Mario, aiutato e supportato da
Gianmarco Conte e Antonio Cangi, entrambi ventunenni. Come e quando ti è venuta l'idea?
«In realtà la storia ce l'avevo in testa da un po', poi per gioco l'ho messa su carta e ho pensato di farne una serie. Ne ho parlato con i miei amici e hanno deciso di "accompagnarmi" in questa avventura. Così a gennaio siamo partiti con le riprese».
Come è strutturata la serie? «Sono nove episodi che saranno a disposizione del pubblico esclusivamente on line. Saranno diffusi sui social e sul canale youtube. Intanto abbiamo già lanciato alcuni trailer e la risposta è stata molto buona. Saranno caricati sulla rete ogni venti giorni e inizieremo a maggio. La durata è di circa mezz'ora a episodio». Raccontami della storia: frutto di invenzione o realtà? «Alcuni hanno mosso critiche, pensando che questa storia sia stata scritta e pensata in base agli episodi di cronaca che si sono verificati a Cassino, ma in realtà non è così. Casinum è una serie ambientata in una Cassino nera e dissoluta, culla di inconfessabili segreti, sul mondo della criminalità organizzata e bande locali. La storia è l'ascesa di tre giovani che si intrecciano in un groviglio di azioni tra il lecito e l'illecito. Volevo scrivere una storia: Napoli ha Gomorra, Roma ha Suburra, noi abbiamo Casinum» Dove è stata girata la serie? « Abbiamo scelto luoghi frequentati dai ragazzi cassinati, sparsi in città e nelle periferie, ma siamo andati anche ad Aquino, a Formia e a Pontecorvo». Parliamo di cose tecniche, il costo el progetto? «Costo zero, facciamo tutto noi, io scrivo, poi insieme rivediamo la storia, io sono il regista e io mi occupo del montaggio che faccio a casa. Molti locali ci hanno contattato per offrirci il set nelle loro attività, negozi, bar». Quanti attori ci sono? «In tutto siamo una ventina, tutti entusiasti di partecipare a questo progetto». Cosa ti aspetti dal futuro? «Niente. È un progetto nato tra amici e che avevo in mente da tempo. Nessuno di noi è un professionista. Sono già soddisfatto della risposta che abbiamo ottenuto. Quello che verrà non lo sappiamo, intanto tra una paio di settimane lanceremo la prima puntata. C'è ancora molto da scrivere».