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Ecomafie, allarme per il Lazio e per la Ciociaria

Legambiente ha pubblicato il rapporto: nello scorso anno sono state oltre duemila le infrazioni accertate

Nel 2016 sono stati 25.889 i reati ambientali accertati su tutto il territorio nazionale, 71 al giorno, circa 3 ogni ora. Arrivano i primi effetti della legge sugli ecoreati: crescono del 20% gli arresti e diminuiscono del 7% gli illeciti In tutta la Penisola dilaga la corruzione, l'altra faccia delle ecomafie, con la Lombardia e il Lazio le regioni più colpite.

Calano i reati contro gli animali, quelli relativi al ciclo illegale del cemento, mentre aumentano quelli del ciclo illegale dei rifiuti e gli incendi che hanno mandato in fumo più di 27.000 ettari. Sul fronte abusivismo, sono 17mila le nuove costruzioni fuorilegge. Il Lazio è sempre la prima regione del centro Italia, la Liguria è la prima del Nord. In flessione i dati sul business (- 32%): crollano gli investimenti a rischio nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa ma diminuiscono anche i fatturati delle attività illegali. È quanto emerge dal rapporto Ecomafia 2017 di Legambiente, presentato nella giornata di ieri a Roma.

Nel Lazio le infrazioni accertate nel 2016 sono state 2.241 con 1.815 denunce, 25 arresti, 448 sequestri. Complessivamente, i reati ai danni dell'ambiente calcolati nel 2016 sono lievemente in calo rispetto al 2015 quando erano 2.430. Continua a essere il ciclo dei rifiuti il settore che registra il maggior numero di reati ecomafiosi nel Lazio, regione terza in classifica con 533 infrazioni che hanno portato a 564 denunce, 19 arresti e 180 sequestri; tra le province, Roma si piazza al terzo posto con 199 reati e Frosinone, tra le peggiori dieci, al nono posto con 101 infrazioni.

I reati legati al ciclo del cemento e, quindi, all'abusivismo edilizio, vedono il Lazio al quarto posto con 375 infrazioni (erano 514 nel 2015), 462 denunce e 162 sequestri, ed è Latina la peggior provincia, al quinto posto nella graduatoria provinciale con 144 infrazioni. Frosinone si piazza al terzo posto con 53 infrazioni e 5 sequestri. Molti anche i reati ai danni della fauna, per i quali il Lazio risulta essere la sesta regione. Le infrazioni sono 471, dalle quali sono derivate 410 denunce, 2 arresti e 88 sequestri. Roma è la terza peggiore provincia con 300 infrazioni. Per gli incendi dolosi e colposi, il Lazio occupa un poco onorevole quarto posto con le sue 436 infrazioni (440 nel 2015), 20 denunce, 3 arresti e 1 sequestro. Sono poi le archeomafie (furti e reati ai danni del patrimonio storico-archeologico) che quest'anno fanno raggiungere al Lazio il primo posto assoluto nella classifica tra le regioni a causa degli 80 furti avvenuti. Triste primato per il Lazio che sale al primo posto per la corruzione in materia ambientale: tra il 1 gennaio 2010 e il 31 maggio 2017, nella regione sono stati 391 gli arresti, 401 le denunce e 35 i sequestri legati proprio alla corruzione ambientale.

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