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Il progetto

Lotta al caporalato nel Lazio: il primo bilancio della Regione

Sono state dieci le azioni avviate a luglio, soprattutto nelle aree dove il fenomeno è dilagante, al fine di contenere e sconfiggere il triste fenomeno

Un anno di vita per il protocollo stipulato dalla Regione con le associazioni datoriali e i sindacati per contrastare il caporalato. Il primo bilancio lo si è tracciato nei giorni scorsi, nel corso dell'incontro che si è tenuto presso l'Istituto Agrario di Latina e al quale hanno partecipato gli assessori regionali al lavoro e all'agricoltura insieme a 160 studenti, oltre alle istituzioni locali.

«L'incontro - spiegano in una nota congiunta gli assessori all'agricoltura, Enrica Onorati, al lavoro, Claudio Di Berardino, e alla mobilità, Mauro Alessandri - è stata l'occasione per tracciare un bilancio delle misure messe in campo nella provincia di Latina dove, dall'estate scorsa, è stata avviata la fase sperimentale.

Tutte le dieci azioni previste sono state avviate». Nello specifico sono entrati in vigore gli elenchi di prenotazione presso i centri per l'impiego; è stata creata un'App per favorire l'incontro domanda - offerta di lavoro e sono stati avviati gli incentivi all'assunzione a beneficio dei datori di lavoro.

Via anche alla formazione per i lavoratori iscritti nelle liste di prenotazione nonché alle misure di trasporto gratuito da e per i campi e ad una campagna di informazione e mediazione culturale in 5 lingue accompagnate dalla legge regionale sul contrasto e l'emersione del lavoro non regolare in agricoltura con il coinvolgimento dell'ente bilaterale». Oltre a verificare l'andamento del protocollo ieri mattina è «stato intrapreso il percorso a sostegno dell'accoglienza abitativa in cui si prevede la costituzione di un fondo per promuovere, attraverso alcuni incentivi, la messa a disposizione di abitazioni sfitte».

Alla prosecuzione degli impegni previsti dal protocollo «per un lavoro di qualità in agricoltura» si aggiunge quello di arrivare a una legge quadro contro il caporalato, in grado di intervenire e tutelare i lavoratori di altri settori come l'edilizia, i servizi la logistica. La scelta dell'incontro presso l'istituto agrario di Borgo Piave non è stata casuale, perché tra gli obiettivi del protocollo vi è anche la diffusione della cultura della legalità e della consapevolezza della gravità del reato del Caporalato.

Agli studenti del San Benedetto e a tutti gli alunni del Lazio è stata proposta anche la realizzazione di un Contest, un premio dedicato al miglior progetto che verrà realizzato sul tema del lavoro agricolo di qualità e contro il caporalato.

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