Spazio satira
La manifestazione
07.04.2025 - 11:00
In alto i calici: si è alzato il sipario sulla cinquantasettesima edizione del Vinitaly. Ieri a Verona il primo giorno dell’evento più importante nel panorama vitivinicolo, che si concluderà il 9 aprile. E il Lazio, ancora una volta, lo vive da protagonista. Dopo il conto alla rovescia che ha dato il via alla cerimonia di presentazione della manifestazione, taglio del nastro e brindisi per l’inaugurazione del padiglione del Lazio. A dare ufficialmente il via alle attività l’assessore all’Agricoltura, alla Sovranità alimentare e al Bilancio, Giancarlo Righini e il commissario straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa. In visita al padiglione nel corso della mattinata anche il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida. Nel corso della giornata si sono susseguiti convegni, eventi e le ormai tradizionali masterclass blind tasting, che vedono a confronto le etichette più prestigiose.
Cinquantanove le aziende laziali presenti all’edizione 2025 e tre i consorzi di tutela: Consorzio Roma Doc, Consorzio tutela denominazione Cesanese del Piglio Docg, Consorzio di tutela denominazioni Vini Frascati. Due, invece, le aziende rientranti nella categoria spirits, che producono liquori e distillati. Non può mancare, poi, la grande ristorazione, rappresentata da due eccellenze della cucina italiana: gli chef Marco Bottega e Doriano Perciballi, impegnati a far degustare agli ospiti i migliori piatti cui abbinare i pregevoli vini del territorio.
I commenti
In un padiglione rinnovato, ampliato e arricchito da appuntamenti, masterclass e degustazioni, le tante istituzioni presenti hanno sottolineato l’importanza dell’evento oltre che come vetrina internazionale, anche come volano economico per il territorio.
«Un’edizione che sono sicuro darà i risultati sperati – ha sottolineato l’assessore Giancarlo Righini – Il mio ringraziamento più grande va alle oltre sessanta cantine che ci stanno accompagnando in questa edizione, in rappresentanza delle cinque province e di tutto il territorio regionale, con autentiche eccellenze che si affermano ogni giorno di più nell’ambito del panorama nazionale e internazionale del vino».
Il commissario di Arsial, Massimiliano Raffa, ha raccontato l’evoluzione del padiglione, definendolo «il punto più alto del nostro lavoro. Siamo passati dalle 54 aziende dello scorso anno, che già era un numero importante, alle 62 di quest’anno – ha detto – Abbiamo alzato il padiglione di un piano per avere una doppia masterclass, e organizzeremo momenti di networking, per continuare a costruire il nostro percorso e renderlo sempre più solido. Un successo che si moltiplica – ha aggiunto – un po’ come le nostre iniziative e come gli investimenti che questa Amministrazione sta facendo nel settore del vino. Siamo passati nel giro di tre anni – ha spiegato – al 200% di fiere vitivinicole nazionali e internazionali».
Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha messo, poi, in luce i successi del comparto agroalimentare su scala nazionale: «L’Italia ha toccato un record assoluto nell’export del vino nel 2024. Siamo tornati leader per valore aggiunto nell’agricoltura europea, superando Francia e Germania. Questo e tanti altri risultati sono stati raggiunti grazie anche al lavoro preziosissimo dei nostri imprenditori nella difesa della qualità e dal lavoro del governo».
Presente non soltanto per il suo ruolo istituzionale, ma anche in qualità di produttore, il deputato Luca Sbardella: «Vorrei fare i complimenti al commissario di Arsial, Massimiliano Raffa, per come ha fatto crescere la qualità del padiglione del Lazio – ha esordito – che adeguandolo alla qualità dei prodotti d’eccellenza presentati. Io produco un Cesanese del Piglio – ha raccontato – ho una piccola cantina con una sola etichetta, ma mi concentro sulla qualità del prodotto. Nella stagione in cui si parla di dazi – ha concluso – sappiamo bene che ci si salva soltanto aumentando la qualità».
A sottolineare il ruolo vitale di eventi di questo tipo il consigliere regionale del Lazio Daniele Maura: «La vetrina del Vinitaly per i prodotti che vengono da questa filiera è fondamentale – ha commentato – Ne abbiamo dato dimostrazione già lo scorso anno con un investimento importante e con una presentazione importante e le aziende che hanno creduto nel progetto portato avanti da Regione Lazio hanno avuto un incremento di vendita. E ciò – ha aggiunto – a dimostrazione del buon lavoro che sta facendo la Regione».
Presente, fra gli altri, anche il presidente di ConfimpreseItalia e consigliere della Camera di Commercio Frosinone Latina, Guido D’Amico, soddisfatto della massiccia presenza delle aziende delle due province. «Eventi di questo tipo svolgono un ruolo molto importante nell’economia del territorio – ha detto – perché il Vinitaly è la manifestazione must di questo settore, non soltanto in Italia ma oramai in Europa e probabilmente anche nel mondo. È un’esposizione di primo piano – ha sottolineato – Ci sono tutti ed è un onore per le province di Frosinone e Latina di partecipare in maniera così organizzata da Arsial e della Regione Lazio – ha concluso – in uno stand magnifico e che ha una visitatori importantissimi sia come qualità che come quantità».
Fra gli ospiti anche il consigliere provinciale di Frosinone Andrea Velardo, che ha ribadito come lo stand del Lazio sia diventato “uno dei più importanti del Vinitaly. «Qui vengono presentate la cultura e l’identità della nostra regione. E la provincia di Frosinone – ha sottolineato – è ben rappresentata dalle nostre migliori aziende».
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