Cerca

Il punto

La Asl punta tutto sui primari: così riparte la sanità ciociara

Il commissario straordinario della Asl, non ha risparmiato la stoccata nel corso della conferenza stampa nella quale ha presentato i nuovi primari

«Noi stiamo lavorando perché la sanità della nostra provincia effettui il salto di qualità. Rispetto ad alcune richieste che arrivano dai sindaci, le valuto un po' demagogiche». Luigi Macchitella, commissario straordinario della Asl, non ha risparmiato la stoccata nel corso della conferenza stampa nella quale ha presentato i nuovi primari. Anzi, i direttori di Unità operative complesse, come si dice oggi.

L'affondo del commissario
Ha detto Macchitella: «Non è più possibile ragionare nell'ottica di avere un punto sanitario vicino casa dove non si possono effettuare interventi. È importante invece avere strutture dotate di strumentazioni all'avanguardia, dove ci siano professionisti all'altezza della situazione. Questo significa pensare davvero alla salute dei cittadini. Tanti piccoli ospedali inutili non servono, anzi sono dannosi. Potenziare le strutture che abbiamo, invece, è fondamentale». Ha aggiunto il commissario straordinario: «Allo stesso modo registro una dialettica troppo conflittuale sul piano sindacale. Il nostro sforzo tende ad un riconoscimento pieno dei direttori di Unità operativa complessa. Anche sul piano economico. Non basta dire "quanto sono bravi". Altrimenti poi magari succede che da altre parti arrivano proposte migliori e loro vanno via. Il nostro sforzo non può essere ostacolato da chi pensa che l'appiattimento delle retribuzioni possa risolvere i problemi».

I nuovi primari
Sono 13, anzi 14 considerando pure Paolo Straccamore, direttore sanitario del polo ospedaliero Frosinone-Alatri. Lui era seduto al tavolo con Luigi Macchitella, unitamente ad Eleuterio D'Ambrosio, direttore sanitario aziendale facente funzioni. Conferenza preparata nei dettagli da Marco Ferrara, capo ufficio stampa della Asl di Frosinone. Luigi Macchitella ha fatto riferimento all'impegno assunto quando sono state presentate le modifiche all'Atto aziendale. Sono stati effettuato dei concorsi e 10 dei direttori di Uoc sono di fuori provincia. «Puntiamo sulla competenza e sul merito, solo così si può migliorare ed evitare che tanti cittadini di questa provincia continuino a recarsi altrove per curarsi». Il commissario straordinario è andato al punto nodale. Spiegando: «Ai concorsi hanno risposto da tutta Italia. Abbiamo scelto i migliori e a settembre verranno indicati altri tre direttori: per ortopedia a Sora, per ginecologia e nefrologia a Cassino» Li ha presentati tutti Macchitella. Che poi ha notato: «Neurochirurgia è un passaggio fondamentale per il Dea di secondo livello. Insieme a radiologia interventistica. Ma con queste nomine, noi già oggi assicuriamo di fatto alla sanità ciociara un Dea di secondo livello. E stiamo ottenendo già risultati significativi: i parti cesarei sono diminuiti e scesi sotto la soglia del 26%. E per quanto riguarda gli interventi per le fratture al collo del femore entro le 48 ore, siamo al 60% e arriveremo presto all'80%. Poi c'è la riorganizzazione dell'Unità di Trattamento Neurovascolare».

I punti di eccellenza
Tutti i nuovi direttori delle Unità operative complesse hanno illustrato i risultati raggiunti e quelli da centrare. Sono emersi numerosi spunti di eccellenza. Giancarlo D'Andrea (neurochirurgia polo ospedaliero Frosinone-Alatri) ha detto, per esempio, che da giugno sono stati effettuati 40 interventi, il 39% dei quali per tumori cerebrali. Spiegando inoltre: «Abbiamo anche effettuato, con il contributo prezioso dell'intera squadra, un'operazione al cervello con il paziente non sottoposto ad anestesia generale. Un risultato eccezionale». Maurizio Plocco (Utn) ha sottolineato «la strumentazione d'avanguardia che c'è a Frosinone».
Miglioramenti evidenti pure per quanto riguarda il trattamento di patologie derivanti da ictus. Ma in tutti i settori ci saranno ulteriori salti in avanti. Il dottor Roberto Santoro (direttore Uoc di chirurgia all'ospedale di Cassino) ha paragonato Luigi Macchitella a Sergio Marchionne per quanto riguarda le capacità manageriali. Mentre Paolo Straccamore (direttore sanitario del Polo ospedaliero Frosinone-Alatri) ha detto di sentirsi «come l'allenatore del Frosinone calcio Moreno Longo, per l'impegno a mettere insieme i nuovi arrivi con la vecchia guardia».

I punti unici di accesso
L'acronimo è Pua: sono 13. Il responsabile è Francesco Giorgi, che ha notato: «Nel prossimo futuro in ospedale si entrerà o dal Pronto Soccorso o dai Pua. Noi assicureremo una gestione del paziente pure dal punto di vista sociale».

La questione del 118
Sul tema del possibile accorpamento della sede organizzativa del 118, Luigi Macchitella ha detto: «Parliamo della sede della centrale di ascolto. Con le tecnologie che ci sono oggi, a mio parere si può rispondere anche dall'India. La cosa importante è garantire un numero di postazioni sufficienti sul territorio. L'obiettivo è questo». Sui posti letto il commissario straordinario ha affermato: «Non ci sono stati tagli. Il presidio di Anagni? Le mie competenze vanno nella gestione di quello che c'è e l'abbiamo garantita al meglio. Riattivando pure le camere operatorie per interventi di chirurgia ambulatoriale. Poi non siamo stati noi a stabilire determinate cose, ma un decreto della Regione Lazio negli anni passati. Spesso sulla sanità si dicono tante cose, ma la realtà è che bisognerebbe sempre ricordare i fatti e i risultati. Questo stiamo facendo, pensando esclusivamente ai livelli di qualità»

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione

Ultime dalla sezione