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Frosinone

Passa la linea di Mastrangeli: sì a Marzi, no ai “dissidenti”

Sì all’ordine del giorno di Domenico Marzi: 12 favorevoli e 8 astenuti, tra i quali anche i consiglieri di FdI. Manca il numero legale sulla mozione di Anselmo Pizzutelli. Passa la linea di Mastrangeli (e non solo)

Sì all’ordine del giorno di Domenico Marzi, mancanza del numero legale sulla mozione di Anselmo Pizzutelli. Entrambi i documenti vertevano sulla situazione nella Striscia di Gaza, pur con delle argomentazioni diverse. A prevalere però è stata la “ragion politica”. Il messaggio è forte e chiaro: la Lista Marzi continuerà ad avere un ruolo decisivo nel gioco di sponda con il sindaco Riccardo Mastrangeli. Mentre ancora una volta è stata chiusa la porta nei confronti dei “dissidenti” della maggioranza. Prima dell’inizio dei lavori l’ex consigliere Roberto Pittiglio è stato invitato a spostarsi: era vicino ai seggi riservati agli eletti. Pittiglio ha protestato in modo vibrato.

All’appello iniziale hanno risposto in 27 su 33: mancavano Sergio Crescenzi (arrivato subito dopo) e Paolo Fanelli (FdI), Alessandra Mandarelli e Carlo Gagliardi (Lista Marzi), Francesco Pallone (FutuRa) e Fabrizio Cristofari (Pd). Domenico Marzi ha illustrato l’ordine del giorno, sottolineando di essere consapevole «che si tratta di un atto che ha un valore simbolico». Dall’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia Franco Carfagna si è capito quale sarebbe stata la linea. Ha affermato: «Ci siamo confrontati con l’avvocato Marzi sul testo e gli diamo atto di averlo modificato. Resteremo in aula e ci asterremo». La votazione finale, con 20 presenti, è stata la seguente: 12 sì e 8 astenuti. Oltre a Fratelli d’Italia, si sono astenuti il sindaco Riccardo Mastrangeli, il presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri, ma anche i 3 di Forza Italia (Pasquale Cirillo, Maurizio Scaccia e Christian Alviani). Gli “azzurri”, all’opposizione dell’Amministrazione Mastrangeli, hanno però tenuto la linea nazionale del partito. Sono usciti dall’aula invece i consiglieri della cosiddetta “galassia della Lega”. Vale a dire gli esponenti del Carroccio, della Lista per Frosinone del vicesindaco Antonio Scaccia, della Lista Ottaviani. E Marco Sordi, eletto nella Lista Vicano ma da tempo nell’area leghista di Nicola Ottaviani. Mentre Andrea Turriziani (Lista Marini), che appoggia Mastrangeli, ha votato sì. Un segnale nei confronti di Marzi.

Si è passati poi al dibattito sulla mozione presentata da Anselmo Pizzutelli e altri. Riccardo Mastrangeli ha osservato la situazione nei banchi e ha fatto i conti: nelle file delle opposizioni non c’erano Carlo Gagliardi, Alessandra Mandarelli (Lista Marzi), Fabrizio Cristofari (Pd) e Francesco Pallone (FutuRa). Il numero legale è fissato a 17 presenti e in ogni caso tutti coloro che non sostengono l’Amministrazione non potevano superare quota 13. A quel punto Massimiliano Tagliaferri ha chiesto la verifica del numero legale. Hanno risposto sì anche lo stesso Massimiliano Tagliaferri, Riccardo Mastrangeli e Claudio Caparrelli (Polo Civico). Ma ci si è comunque fermati a 16. Seduta sciolta. La seduta verrà riconvocata. Probabilmente per domani, in seconda convocazione. Anselmo Pizzutelli ha affermato: «È un altra medaglia sul petto». Qualcuno ha aggiunto: «In questo modo ti stanno candidando a sindaco». Sembra che ci sia stato anche uno scambio di battute tra Mastrangeli e Pizzutelli. Con il Sindaco che avrebbe detto: «Questo non l’avevo considerato neppure io». Ad evidenziare la mancanza del numero legale nonostante tre esponenti della coalizione traversale abbiano risposto all’appello. In ogni caso la strategia consiliare di Riccardo Mastrangeli è andata a dama.

Anselmo Pizzutelli (eletto nella Lista Mastrangeli) e Angelo Pizzutelli (Pd) hanno rilevato: «Tenere il numero legale è compito della maggioranza e stasera è stato evidente che non hanno i numeri. Fra l’altro questo atteggiamento nuoce alla città, perché nella sostanza si è impedito di votare gli altri punti all’ordine del giorno, tra i quali c’era l’adesione del Comune alla Fondazione “Istituto Tecnologico Superiore Meccatronico del Lazio” in qualità di socio partecipante». Pasquale Cirillo (Forza Italia) ha dichiarato: «La linea del sindaco Mastrangeli e dei gruppi che lo sostengono è chiara: vogliono andare avanti con la logica trasversale. La smettano però di parlare di un recupero del centrodestra».

La seduta di ieri è stata assai indicativa: Riccardo Mastrangeli e Massimiliano Tagliaferri non hanno sbagliato nulla a livello di linea da tenere. Fratelli d’Italia e Lega hanno mantenuto le loro impostazioni (diverse), ma nella sostanza anche loro hanno voluto far capire che la Lista Marzi rimane un interlocutore importante per gli ultimi diciannove mesi di consiliatura. Domenico Marzi, Carlo Gagliardi e Alessandra Mandarelli continueranno ad essere determinanti per il numero legale in prima convocazione. Le opposizioni e i “dissidenti” non hanno i numeri per ribaltare la situazione e mandare “sotto” la coalizione trasversale in aula. Da sottolineare la presenza di Vincenzo Iacovissi: il Psi ha fatto capire di essere all’opposizione con una propria autonomia. Infatti ha già ufficializzato coalizione e candidatura a sindaco per il 2027. Nella sostanza ognuno ha potuto ribadire la propria posizione. Come se tutto fosse stato deciso a tavolino, prevedendo ogni tipo di ipotesi. Politicamente e numericamente. Minimo comun denominatore: nessuno vuole andare casa.

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