Cerca

Frosinone

Pd, il fuoco cova sotto la cenere

Ieri l’inizio della stagione congressuale con la consegna delle 6.622 tessere. Poi la “scintilla” su Veroli. E Francesco De Angelis disse: «Continuano a non esserci le condizioni, prima o poi qualcuno ci farà votare»

La stagione congressuale del Pd è ufficialmente iniziata. Dopo otto mesi di stallo e di polemiche. Ieri, nel corso di una riunione presso l’hotel Memmina, sono state consegnate le tessere ai segretari dei 63 circoli del territorio. In totale 6.622: 5.022 relative al 2024 (che vanno rinnovate), 1.600 “nuove”. Del 2025 quindi, che vanno sottoscritte. È stato Federico Gianassi, parlamentare e commissario per il tesseramento della Federazione, ad effettuare questo passaggio. Fondamentale, decisivo. All’inizio clima disteso (perlomeno apparentemente) tra i big e leader delle diverse correnti. Allo stesso tavolo, per esempio, Francesco De Angelis, Sara Battisti, Antonio Pompeo, Nazzareno Pilozzi, Enrico Pittiglio. Mauro Buschini, invece, era seduto da un’altra parte. Federico Gianassi ha detto: «Siamo arrivati qui al termine di un percorso non semplice e faticoso. Però importante. Sono stati effettuati passi in avanti in questi mesi. Ho riscontrato una voglia di confronto aperto e leale, nella consapevolezza che in questo territorio c’è bisogno di un partito all’attacco, con organismi legittimati. Oggi sono qui a distribuire le tessere ai circoli. Per il partito il tesseramento è una fase importante, perché attraverso il confronto con i cittadini ci misuriamo con le adesioni e con il consenso».

Al congresso ci saranno due candidati alla segreteria. È possibile avviare una fase successiva all’insegna dell’unità? Ha risposto Gianassi: «Il sottoscritto è qui non per rappresentare l’una o l’altra parte, ma per cercare di rimettere in moto le energie migliori. In questo territorio il Partito Democratico ha una grande storia, qui si sono formati dirigenti nazionali di primo livello. La competizione non è la fine del mondo, ma un momento di ripartenza». Poi però, nel corso della discussione, è bastata una “scintilla” per riaccendere gli animi.

A conferma che il fuoco covava sotto la cenere e alla fine la “fiammata” è stata inevitabile. È successo sulla situazione del circolo di Veroli. Un anno fa l’area che fa riferimento a Sara Battisti ha presentato un ricorso relativamente all’elezione della nuova governance. Ma il ricorso non è stato mai discusso. Però ieri, nel momento della consegna delle tessere, la Battisti ha riproposto il tema. Alla fine si è deciso di mettere le tessere in un plico chiuso: saranno consegnate con la supervisione di rappresentati di tutte le “correnti”. Però questa situazione non è piaciuta a Francesco De Angelis, che lo ha sottolineato con toni alti. Dicendo: «Evidentemente continuano a non esserci le condizioni per celebrare il congresso. Ritengo che dovremmo prendere atto di questo. Penso che prima o poi qualcuno ci farà votare. Gli italiani ci faranno votare». In qualche modo la situazione è rientrata. Formalmente. Però è innegabile che il nervosismo è palpabile. E nella Federazione di Frosinone della “pax” raggiunta a Roma tra le varie aree non c’è traccia. Il “richiamo della foresta” conduce in un’unica direzione. Si andrà alla conta. In un clima da resa dei conti.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione