Spazio satira
Il dibattito
08.06.2023 - 11:00
«La premessa è che nessuno è contrario alle piste ciclabili. Il punto è che se realizzi progetti del genere l'obiettivo deve essere quello di migliorare la viabilità e la qualità della vita nei quartieri. Questo obiettivamente non è successo». Così Vincenzo Iacovissi, consigliere comunale del Psi e candidato a sindaco dodici mesi fa. Il tema della mobilità domina il dibattito politico cittadino e le opposizioni hanno deciso di far sentire la loro voce sull'argomento.
La posizione del Psi
Argomenta Iacovissi: «La realizzazione di piste ciclabili presuppone la conoscenza del territorio e dei quartieri. A via Fontana Unica, a via Puccini e a via Marittima i disagi sono stati obiettivi e questo ha determinato le proteste dei cittadini. L'effetto immediato è stato quello del restringimento della carreggiata. Allora mi chiedo perché non si è pensato, per esempio, di prevedere una sola corsia a via Puccini. Oppure perché a via Marittima non è stato considerata la circostanza che diversi posti auto sarebbero venuti meno. Aggiungo che era opportuno informare preventivamente e meglio la cittadinanza, magari spiegando altresì che il materiale divisorio è diverso a seconda che si tratti di piste ciclabili (via Marittima) oppure di piste ciclopedonali (via Puccini). Poi ci sono altre considerazioni da fare. Quando anni fa si decise di spostare il capolinea del Cotral da piazzale Kambo a piazza Pertini si disse che la scelta si rendeva necessaria per liberare una parte importante dello Scalo, abbattendo le polveri sottili. E debbo dire che si trattò di una decisione giusta. Ma oggi non si capisce perché si è proceduto con quella perimetrazione del cantiere della ciclabile, sapendo che in questo modo sarebbe inevitabilmente aumentato il traffico». Aggiunge Iacovissi: «Leggo degli scenari futuri, che contemplano le piste ciclabili ma anche il Bus Rapid Transit. E inevitabilmente bisognerà intervenire sui sensi unici e sui parcheggi. Ripeto: nessuno è contrario ad un serio progetto di mobilità sostenibile, ma i residenti dei quartieri vanno ascoltati. Questo doveva essere fatto attraverso un dibattito pubblico. E prima di iniziare a realizzare le piste ciclabili. L'Amministrazione comunale ha il diritto-dovere di governare, ci mancherebbe altro. Ma un confronto preventivo con i residenti avrebbe evitato di correre ai ripari dopo, quando è obiettivamente più difficile. Inoltre, perché non si è pensato ad una fase di sperimentazione? Detto tutto questo, ritengo che sia importante che il consiglio comunale venga coinvolto per la rivisitazione del Piano urbano del traffico, ma anche per le piste ciclabili e per il trasporto pubblico locale».
La nota di Pizzutelli
Angelo Pizzutelli, capogruppo del Pd, rileva: «Intanto dobbiamo prendere atto dei disagi enormi ai quali stanno e dovranno far fronte soprattutto i residenti di via Puccini e di via Fontana Unica, che infatti hanno avviato raccolte di firme importanti. Per il resto, ribadisco quanto già detto in consiglio comunale: sulla vicenda delle piste ciclabili ho visto approssimazione, superficialità e fretta. Su tematiche del genere non possono esistere logiche di maggioranza o di opposizione. Frosinone è di tutti. La sensazione è che si sia proceduto a preparare l'arredo senza aver realizzato l'immobile. Nel senso che il Piano di mobilità sostenibile doveva essere attuato in maniera completa e condivisa (con la cittadinanza). Ho l'impressione che il sindaco Riccardo Mastrangeli se ne sia reso conto e per questo abbia deciso di correre ai ripari. Intanto bisognava procedere prioritariamente con il potenziamento del trasporto pubblico locale e poi inserire in quel contesto le piste ciclabili. Ora l'Amministrazione ha deciso di rivolgersi ad esperti del settore, ma soltanto dopo le proteste che ci sono state nel quartiere Scalo. Proteste dei cittadini, degli automobilisti, dei pedoni, dei commercianti. Quando in consiglio comunale posi il problema dei cordoli, tanti in giunta e in maggioranza fecero spallucce e sorrisero. Adesso noto con piacere che è stato deciso di rivolgersi a degli esperti di piste ciclabili. Sul piano strettamente politico, il sindaco Riccardo Mastrangeli sta portando avanti una progettualità precisa. Però obiettivamente in tanti (sia in giunta che in maggioranza) su questa vicenda si sono defilati. Probabilmente perché hanno capito che si tratta di temi complessi sui quali è facile perdere il consenso. Il mio invito è a ripensare le piste ciclabili».
La linea di Venturi
Norberto Venturi, consigliere comunale del Partito Democratico, afferma: «Le piste ciclabili sono importanti, su questo il sindaco Mastrangeli ha ragione. Il fatto però è che quella che si sta realizzando a Frosinone ha due problemi: intanto non viene utilizzata e in secondo luogo non è percepita come un'opera fondamentale per la mobilità alternativa e sostenibile. In più il traffico cittadino, nelle zone dove è stata fatta la ciclabile, è aumentato. E allora dobbiamo chiederci: stiamo raggiungendo l'obiettivo? La risposta è no. Se le piste ciclabili non vengono utilizzate vuol dire che qualche problema c'è stato. Su questo l'Amministrazione dovrebbe riflettere prioritariamente. Ma ripeto: per quello che mi riguarda il tema non è attaccare la giunta o la maggioranza, il tema è di dare un contributo ad un Piano della mobilità sostenibile che migliori la qualità della vita delle persone e la viabilità cittadina. Inoltre mi sembra perfino banale che su operazioni di questo tipo i cittadini andrebbero coinvolti, scendendo direttamente nei quartieri. Prima, non dopo. La condivisione è fondamentale e non capisco perché non ci sia stata».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione