Spazio satira
La novità
10.05.2022 - 14:30
Il processo di attuazione della legge regionale sulla parità salariale compie un altro deciso passo in avanti. La giunta regionale ha, infatti, approvato il regolamento in attuazione e integrazione della legge 10 giugno 2021, numero 7 recante "Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra i sessi, il sostegno dell'occupazione e dell'imprenditorialità femminile di qualità nonché per la valorizzazione delle competenze delle donne". Nel testo ci sono le disposizioni relative al registro regionale per le aziende virtuose che attuano la parità salariale e le relative premialità, criteri di accesso al Fondo per il microcredito dedicato alle donne in condizioni di disagio sociale, buoni per acquisto di servizi di baby sitting e di indennizzo per l'attività di caregiver per le donne che si prendono cura di figli disabili o anziani over 65.
Ma anche criteri di genere nelle procedure di appalto, interventi a sostegno dell'imprenditoria femminile e contributi alle micro, piccole e medie imprese che assumono donne a tempo indeterminato con particolare attenzione alle donne vittime di violenza prese in carico dalla rete regionale dei cav/case rifugio o donne con disabilità. Istituita anche la "Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro" da celebrarsi, ogni anno, il 7 giugno al fine di promuovere l'educazione, l'informazione e la sensibilizzazione, su tutto il territorio regionale, in materia di discriminazione sul lavoro basata sul sesso.
«Un altro passo avanti nell'uguaglianza di genere è stato fatto – ha commentato Zingaretti – La legge sulla parità di salario tra donne e uomini ha adesso un regolamento che mette in campo misure concrete per raggiungere un obiettivo non più procrastinabile. Nello stabilire i criteri abbiamo voluto valorizzare il ruolo della donna nella società, ma allo stesso tempo abbiamo voluto inserire premialità per le aziende virtuose che sanno pianificare politiche aziendali in grado di guardare al profitto, ma che sappiano anche svolgere quell'importante ruolo per la collettività, come sottolineato dalla nostra Costituzione.
Nel Lazio abbiamo voluto dare una svolta significativa.
È arrivato il momento di cambiare».
«L'approvazione da parte della Giunta Zingaretti su mia proposta del Regolamento regionale sulla parità salariale è un ulteriore passo in avanti nel percorso che come Lazio stiamo compiendo e che segue la legge regionale, varata dal Consiglio su proposta della consigliera Mattia, in tema di parità retributiva tra sessi, sostegno all'imprenditoria femminile, valorizzazione delle competenze delle donne e che vede il Lazio capofila a livello nazionale nella lotta al gender gap. Si tratta di uno strumento molto importante e come Istituzione continuiamo a fare la nostra parte per avviare un cambiamento che è innanzitutto di tipo socio culturale rispetto al tema del divario salariale tra donne e uomini» ha detto l'assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.
«Una delibera importante che dà seguito a un provvedimento legislativo fondamentale nel lavoro di Giunta e Consiglio di perseguimento delle pari opportunità tra i generi. Un regolamento che deliberiamo in un giorno significativo ma che è prodotto di un lavoro quotidiano, lungo 365 giorni l'anno. Il tema della disparità salariale è sicuramente uno dei più critici e la possibilità di emancipazione e uguaglianza nei diritti passa indiscutibilmente per l'indipendenza economica, indispensabile per sentirsi pienamente e concretamente libere di scegliere e di agire. Il Lazio è una Regione dalla parte delle donne, senza alcun se o ma e il nostro impegno proseguirà affinché la parità sia un segno tangibile nella quotidianità di tutte noi» ha commentato l'assessore alle Pari opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati «Mettiamo in campo strumenti concreti per supportare le lavoratrici ancora estremamente penalizzate sul lavoro» ha dichiarato Eleonora Mattia, presidente della nona Commissione lavoro del Consiglio regionale del Lazio e prima firmataria della legge regionale 7/2021.
«L'occupazione femminile fatica a crescere e la timida ripresa dei primi mesi dell'anno non riguarda le donne occupate nei settori più colpiti dalla flessione di fine 2021 come il turismo e i servizi» ha proseguito Mattia. Secondo i dati diffusi da Ministero del lavoro, Banca d'I t alia e Anpal il numero di disoccupate è cresciuto nel corso dello scorso anno nonostante un trend medio, soprattutto nella seconda metà del 2021, con quasi +50% delle persone in cerca di lavoro che ha trovato un impiego. All'inizio dell'anno le donne hanno risentito della flessione nella creazione dei posti di lavoro in particolare nei comparti dei servizi, commercio e turismo in primis, che sono stati penalizzati dai timori sull'ondata di contagi "Omicron". Sui temi delle politiche attive del lavoro la Regione Lazio si è recentemente impegnata con due importanti atti: il Piano attuativo del Programma Gol (Garanzia occupabilità lavoratori) e con il Patto per le nuove competenze, entrambi con un focus specifico su donne, neet, lavoratori over 50.
«Di fronte a questo scenario – ha proseguito Mattia – il regolamento odierno rappresenta un tassello ulteriore su un lavoro costante della Regione sulle politiche attive del lavoro, ma questo risultato ci aiuta anche a fare i conti con un mondo del lavoro che non è a misura delle donne. Di fronte alle sfide della rinascita post-pandemia non possiamo perdere l'occasione di mettere in campo le nostre migliori energie femminili, che mandano avanti il tessuto produttivo e domestico dei nostri territori. O cogliamo ora la sfida o rischiamo di non essere all'altezza di questi tempi. Ringrazio il Presidente Nicola Zingaretti e l'Assessore Claudio Di Berardino per dare attuazione alla legge 7/2021 che, insieme alla legge di riforma dei servizi educativi per l'infanzia, rappresenta una grande conquista per le donne del Lazio che è stata la prima Regione italiana a legiferare sulla parità retributiva e rappresenta un modello nazionale su questi temi. Dobbiamo fare presto con più welfare e più lavoro di qualità. O cogliamo ora la sfida o rischiamo di non essere all'altezza di questi tempi».
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