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La frattura

Saf, dopo l'assemblea il centrodestra si spacca. Posizioni e reazioni

La Lega attacca gli alleati: "Inciucio con il Pd". Durissima replica di Fratelli d'Italia. Il senatore Ruspandini ai fedelissimi: "Indignati"

Il "day after" è all'insegna della spaccatura nel centrodestra. L'elezione bis di Lucio Migliorelli alla presidenza della Saf ha frantumato la coalizione. Con la Lega che parla di inciucio tra Pd, Forza Italia e Fratelli d'Italia. E con gli alleati che rispondono per le rime.
Intanto però vale la pena di ricordare l'esito delle votazioni. Il cda di Saf (composto, oltre che da Migliorelli, anche da Marco Di Torrice e Daniela Mancinelli) è stato confermato con quasi il 76% dei voti: 68 sì, 1 contrario (Aquino), 3 astenuti (Acuto, Settefrati, Filettino). Mentre il bilancio è stato approvato con il 71,73%: 65 sì, 5 contrari (Frosinone, Aquino, Arpino, Casalvieri e Fiuggi), 3 astenuti (Acuto, Settefrati e Filettino). Votato pure il collegio dei revisori: Massimo Taglioni (presidente), Mauro Visca, Pietro De Maria. Il revisore legale, invece, è Teo Sambucci.

Sul piano politico, il presidente Lucio Migliorelli sottolinea la grande condivisione degli amministratori. I numeri della votazione lo dimostrano. Ma c'è pure da dire che il Pd ha dato una prova di compattezza e che Forza Italia non ha nascosto la convergenza su Migliorelli. Come ha spiegato in assemblea il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo. Con il vicecoordinatore regionale Gianluca Quadrini presente in assemblea.
Dicevamo della Lega. A dare fuoco alle polveri ci ha pensato il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli. Scrivendo: «Ennesimo inciucio tra Pd, Forza Italia e Fratelli d'Italia. La Lega ha votato contro la conferma di Migliorelli». In realtà contro la conferma di Migliorelli ha votato soltanto il sindaco di Aquino Libero Mazzaroppi, che non è del Carroccio. Il Comune di Settefrati, guidato dal sindaco leghista Riccardo Frattaroli, si è astenuto. Mentre Nicola Ottaviani (Frosinone) non ha partecipato a quella votazione.

Durissime le risposte di Fratelli d'Italia agli alleati del Carroccio. Il consigliere provinciale Daniele Maura afferma: «Comprendo la disperazione, visti i tanti elettori della Lega che dopo gli ultimi ingressi made in Forza Italia hanno deciso di guardare a noi. Fratelli d'Italia, probabilmente per l'ultima volta, non poteva influenzare la votazione della Saf. E poi la Lega non ha votato contro». Gabriele Picano, vicepresidente provinciale del partito della Meloni, dice: «Siamo sempre stati contrari a patti delle poltrone e non permettiamo a nessuno di mettere in dubbio la nostra credibilità e coerenza». Riccardo Del Brocco affonda:

«Sono stato vicecoordinatore provinciale di FI. Ho tante responsabilità, ma non mi perdono di aver taciuto quando Tommaso Ciccone (ndr: candidato alla presidenza della Provincia), solo contro tutti, veniva sacrificato sull'altare degli accordi trasversali. In Forza Italia le decisioni le prendeva Ciacciarelli». Samuel Battaglini nota: «Anni e anni di accordi trasversali firmati dal duo Abbruzzese-Ciacciarelli con Francesco De Angelis sono scolpiti nella mente di tutti noi».
La Lega rincara la dose e lo fa con una presa di posizione dell'onorevole Francesca Gerardi, vicecoordinatore regionale del partito. Dichiara: «Incredibilmente il centrodestra, ampia maggioranza nel Paese e nei territori, si spacca con la spartizione delle poltrone, come avvenuto per la Saf, con Forza Italia e Fratelli d'Italia a braccetto col Pd. Il processo di cambiamento sarà certamente rappresentato dalla Lega».

Il senatore Massimo Ruspandini, leader di Fratelli d'Italia, per il momento sceglie il silenzio. Ma con i fedelissimi non ha nascosto quella che ha definito "indignazione". Spiegando: «Da anni mi batto per un centrodestra diverso in Ciociaria. Ma devo prendere atto che non ci si possono aspettare atteggiamenti diversi da chi proviene da altre storie politiche».

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