Anagni
22.09.2025 - 08:00
Caloroso benvenuto al nuovo pastore della diocesi di Anagni-Alatri, giunto ieri nella città dei papi. Nel pomeriggio, in un tepore d’inizio autunno e nell’atmosfera propiziatoria della “Giornata internazionale della pace”, il nuovo vescovo diocesano, monsignor Santo Marcianò, è stato accolto con onori ed affetto in piazza Cavour. Ad attenderlo il sindaco Daniele Natalia assieme ad assessori e consiglieri, i rappresentanti diocesani del clero, numerosi giovani, rappresentanti di enti ed associazioni, il questore Stanislao Caruso e numerose figure apicali delle istituzioni, civili e militari.
Accompagnata da alti ufficiali dell’esercito, è arrivata in piazza anche Isabella Rauti, sottosegretario alla difesa, contemporaneamente al vescovo Ambrogio Spreafico. Dopo i primi commossi saluti, con i giovani desiderosi di dimostrare l’affetto per il vescovo già entrato nei loro cuori, è stata raggiunta Sala della Ragione, un luogo storico sia per gli anagnini che per i cattolici. In quella sala si decise di riscattare l’onore del popolo e dei Caetani oltraggiati dai francesi, liberando papa Bonifacio VIII provato e indebolito nel corpo e nello spirito. In Sala della Ragione, a cerimonia appena iniziata, è giunto il senatore Maurizio Gasparri.
In un’atmosfera intrisa di cordialità, l’arcivescovo Marcianò non ha negato abbracci e strette di mano a chicchessia. Il saluto del vescovo Spreafico, ancora nel pieno delle sue funzioni che avrebbe ceduto di lì a poco, è stato simpatico e cordiale. Il sindaco Daniele Natalia ha ricordato gli ottimi rapporti con il vescovo cessante, dicendosi certo che la proficua collaborazione con la diocesi sarebbe proseguita con il nuovo pastore. Il primo cittadino ha quindi donato un crocifisso al nuovo vescovo, e quest’ultimo ha chiesto a Natalia di aiutarlo a calzarlo. Ne è scaturito un simpatico siparietto, con allusioni alla polemica creata da qualcuno nei giorni scorsi proprio sul cadeau, apprezzato ed accettato.
Ci si è poi incamminati verso la cattedrale di Santa Maria Annunziata, per la celebrazione del primo rito officiato dal vescovo Santo ed il passaggio delle consegne, alla presenza del prefetto Ernesto Liguori. Poco prima dell’inizio delle celebrazioni, è arrivato in cattedrale il senatore Lucio Malan, accompagnato da alcuni familiari. Anche in questo caso il saluto col vescovo è stato quello tra vecchi amici, con abbracci di evidente sincero affetto.
Le forze dell’ordine e i volontari di alcune associazioni hanno collaborato alla riuscita della manifestazione. Nessun episodio di intolleranza, maleducazione o altro, ha turbato la quiete di un pomeriggio festoso partecipato da migliaia di cittadini, soprattutto giovani. Alle 19, l’atteso passaggio delle consegne. Oltre al vescovo Ambrogio Spreafico che ha ceduto il pastorale al subentrante arcivescovo Marcianò, fra i celebranti c’era anche il vescovo emerito monsignor Lorenzo Loppa. Un trio particolarmente caro ai fedeli di Anagni e del resto della diocesi.
L’omelia del nuovo vescovo, toccante ed intensa, è stata seguita con attenzione e partecipazione emotiva. L’inizio del testo: “Questa è l’ora dell’amore”. Proseguendo con: “Lo esclamava Papa Leone XIV nella messa di inizio del ministero petrino. Parole che desidero fare mie, leggendovi una strada tracciata per la Chiesa universale e la nostra Chiesa particolare, profondamente unita a Pietro: terra dei Papi che ha pure dato i natali a Leone XIII, del quale il nostro Pontefice ha voluto prendere il nome. Segni belli, che sembrano illuminare delicatamente il cammino che oggi iniziamo, unendosi alla luce splendente della parola di Dio, lampada per i nostri passi”.
Monsignor Marcianò ha concluso così la sua omelia: “Fratelli, sorelle, è bello iniziare il cammino insieme, in modo sinodale. Dio ci renda capaci vivere l’amore in ogni ora della vita e trasformare ogni ora di vita in amore. Lo ringrazio con voi e per voi e gli chiedo di benedire il nostro cammino”.
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