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Cronaca

Sangue pontecorvese nelle vene di Gianluca Filippi, il Comandante Regionale Toscana della Guardia di Finanza

Il papà Italo era originario di Pontecorvo e qui ha vissuto la sua famiglia prima del trasferimento a Cassino

Sangue pontecorvese nelle vene di Gianluca Filippi, il Comandante Regionale Toscana della Guardia di Finanza

Scorre sangue pontecorvese nelle vene di Gianluca Filippi, neo Comandante Regionale Toscana della Guardia di Finanza. Filippi, oggi cinquantaseienne, è generale di divisione delle Fiamme Gialle, il Corpo dove è entrato poco più che ragazzino per frequentare l’Accademia a Bergamo e nel quale ha percorso una carriera di prestigiosi incarichi e successi costruiti in silenzio, lontano dai riflettori, senza clamori, lavorando sodo, con passione e dedizione. Come nel suo stile, sobrio, composto, discreto. Che è il suo stile di sempre, anche da ragazzo. Laureato in giurisprudenza, economia e commercio, scienze della sicurezza economica e finanziaria, ha frequentato il Corso Superiore di Polizia Tributaria e conseguito master universitari all’Università Bocconi di Milano e all’ateneo di Torino. La cerimonia di assunzione della carica di comandante regionale si è svolta presso la caserma Gori di Firenze alla presenza delle più alte Autorità locali. Negli anni, Filippi ha assolto importanti incarichi di comando operativo e di staff al Comando Generale del Corpo. Da generale, di brigata e poi di divisione, è stato Comandante provinciale di Bologna e Capo del V reparto del Comando Generale. Sangue pontecorvese, il suo. Il papà Italo era originario di Pontecorvo e qui ha vissuto la sua famiglia prima del trasferimento a Cassino, dove poi ha avviato una fortunata attività commerciale nel settore delle calzature. A Pontecorvo, dove il generale ha ancora tanti amici e familiari ai quali è molto legato, torna di rado. Ma sono in molti ad avere impresso nei ricordi di una ormai lontana infanzia il sorriso di quel ragazzo discreto al quale solo una brillante carriera impedisce di tornare più spesso in quelli che ancora oggi sono i suoi luoghi del cuore

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