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Frosinone

Domenica ecologica, 60 multati

Ieri l’ultimo blocco della circolazione in attuazione del piano di risanamento della qualità dell’aria. In tanti, approfittando della bella giornata, sono usciti a passeggiare. Ma c’è chi non si è rassegnato a lasciare l’auto

Una giornata primaverile ha fatto da cornice all’ultima domenica ecologica della stagione invernale. Uno stop che ha coinciso, cosa insolita, con la prima domenica di primavera.
In tanti, quindi, ne hanno approfittato per una passeggiata in città, confidando nell’assenza (o comunque nella drastica riduzione) delle auto in circolazione. A vigilare, come sempre, sul rispetto dell’ordinanza anti inquinamento la polizia locale di Frosinone. Gli uomini del colonnello Dino Padovani hanno elevato 60 contravvenzioni. Un dato che va ad aggiungersi alle 91, 64 e 60 dei tre precedenti blocchi di febbraio e gennaio 2025 e di novembre 2024.

A contribuire al successo della domenica ecologica anche una manifestazione podistica. I vigili, comunque, si sono posizionati ai varchi o nei punti di maggiore afflusso per controllare che le auto in circolazione potessero farlo o stavano violando i divieti. In molti, comunque, noncuranti del rischio di incappare nelle sanzioni hanno circolato ugualmente tra le proteste di chi era a piedi, in bicicletta o sui monopattini e ha deciso, invece, di rispettare il provvedimento.
La quarta e ultima domenica ecologica della stagione 2024/2025 rientra nel piano regionale di risanamento della qualità dell’aria. Tuttavia, nonostante anni di provvedimenti e di limitazioni al traffico il problema dell’inquinamento atmosferico a Frosinone e nel resto della Valle del Sacco resta in tutta la sua gravità come denunciato dalle associazioni ambientaliste e come confermato, dalla classifica Mal’aria di città di Legambiente e, in tempi più recenti, da un report dell’Ispra.

Mettendo a confronto le 552 centraline di rilevamento della qualità dell’aria in Italia, l’Ispra ha segnalato che, per il 2024, Ceccano è stata la seconda centralina d’Italia per numero di sforamenti del limite dei 50 microgrammi per metro cubo. Nel 2023, sempre Ceccano, era risultata prima in Italia. Tornando ai dati del 2024, Frosinone è risultata quarta in Italia ma prima tra i capoluoghi di provincia, peraltro con lo stesso numero di superamenti registrati nel 2023. Altro segnale della difficoltà a superare il problema. Se, invece, si considera la concentrazione media nell’aria del Pm10 Ceccano è sesta in Italia con una media annua, sempre nel 2024, di 35, Cassino è tredicesima con 33, quindi Frosinone Scalo è trentunesima con 31.
Venendo ai dati di quest’anno, finora Ceccano con 37 è la centralina con più sforamenti e già oltre il limite annuo dei 35. A seguire Frosinone Scalo con 29 e Cassino con 26. Quindi più distanziate Ferentino con 7, Frosinone viale Mazzini con 5, Anagni con 3, Alatri con 2, mentre l’unica centralina senza superamenti è Fontechiari, ma non è una novità.

Dall’inizio dell’anno a Ceccano la media si è attesta a 49 microgrammi per metro cubo, oltre la soglia annua dei 40 prevista dall’attuale normativa, che, prossimamente, sarà rivista al ribasso. Frosinone Scalo si è attestata a 45, Frosinone alta a 30, Cassino a 44, Ferentino a 35, Alatri a 30, Anagni a 29 e Fontechiari a 16. In tutto il Lazio oltre la media dei 30 microgrammi per metro cubo da inizio anno ci sono solo le centraline di Roma Preneste 33 e corso Francia con 31, quindi Colleferro viale Europa con 35 e Colleferro largo Oberdan con 32.
Nei primi due mesi del nuovo anno, a Ceccano le medie si sono attestate a 54 microgrammi per metro cubo a gennaio e a 42 a febbraio, a Frosinone Scalo a 54 e 45, a Cassino a 57 e 50, a Ferentino a 39 e 34, ad Anagni a 32 e 30, ad Alatri a 32 e 28, a Frosinone alta a 34 e 27 e a Fontechiari a 16 in entrambi i mesi.

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