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Frosinone

Museo archeologico, ampliamento a pieno ritmo

Mercoledì prossimo ci sarà le seconda gettata di cemento. Per l’estate si conta di rendere fruibili all’utenza i nuovi spazi

La prima gettata di cemento c’è stata nei giorni scorsi. Per mercoledì prossimo è prevista la seconda con i lavori di ampliamento del museo archeologico che vanno avanti spediti, secondo le indicazioni dell’assessorato ai lavori pubblici coordinato dall’assessore Angelo Retrosi (Lista Ottaviani). Il progetto, che si inserisce nel più ampio piano di gestione “Frosinone Alta” (assessore Testa), è una scommessa partita con le amministrazioni Ottaviani per valorizzare il centro storico e il patrimonio archeologico della città. L’investimento complessivo ammonta a 324.229 euro, finanziati in parte con un contributo della Regione Lazio (210.853 euro) e in parte con un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti (113.376 euro). Un impegno economico che riflette la volontà di rendere il museo non solo più grande, ma anche più inclusivo, grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche.

I lavori sono partiti ufficialmente dopo la consegna all’impresa il 26 settembre scorso, con l’obiettivo di concludersi entro l’estate 2025. Il cantiere si estende tra via San Simeone e piazza Valchera, dove sorgerà un ambiente ipogeo destinato a deposito e laboratorio, aperto anche al pubblico per mostrare il dietro le quinte del lavoro archeologico. Sopra questo spazio, un’area verde con resti murari medievali ospiterà laboratori all’aperto ed eventi culturali, integrando storia e vita quotidiana. Il progetto non è solo un’operazione edilizia, ma un ponte tra passato e futuro. L’ampliamento risponde alla necessità di esporre i numerosi reperti custoditi nei depositi, frutto di scavi che hanno arricchito la conoscenza della storia ciociara, dai Volsci all’epoca romana. Con una vista panoramica sui monti Lepini e un’attenzione particolare all’accessibilità, il nuovo museo si candida a diventare un simbolo di Frosinone, un luogo dove la comunità potrà riscoprire le proprie radici e accogliere visitatori da fuori.

La logica che guida l’intervento è urbana, tiene conto in primis del ruolo del lotto nel centro storico, da un punto di vista degli spazi e delle visuali. Pur essendo molto piccola l’area insiste in un punto importante del centro storico, nella salita di San Simeone che collega la parte alta alla piazza Valchera, risulta inoltre ben visibile dall’alto, dagli affacci della sede storica del museo stesso e degli edifici adiacenti. Il progetto pertanto concepisce la trasformazione nel rispetto di tale ruolo urbano, proponendo una sistemazione a verde che anticipa l’ingresso ai nuovi spazi. Le coperture stesse dei nuovi volumi sono concepite come coperture verdi, in modo da configurare l’intera lotto come un grande giardino.

Pertanto l’ampliamento del museo e concepito come un frammento di un sistema di spazi pubblici articolato in più parti: una sistemazione a verde a quota bassa accessibile dalla via San Simeone; i nuovi locali del museo in contatto diretto con la sistemazione a verde suddetta Il Museo Archeologico di Frosinone non sarà più solo un contenitore di reperti, ma un spazio vivo, moderno e aperto a tutti.

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