Frosinone
20.10.2025 - 09:00
La stagione congressuale del Pd non terminerà prima di dicembre. E non a novembre come si era inizialmente ipotizzato.
Non c’è ancora l’Anagrafe degli iscritti: una volta ultimata, bisognerà programmare le assemblee dei 63 circoli territoriali. Quindi l’atto finale: riunione provinciale dei delegati, chiamati ad indicare il segretario. C’è pure un aspetto organizzativo non di secondo piano.
Ricordiamo i grandi numeri del tesseramento: 4.700 persone su 5.000 hanno rinnovato la tessera del 2024. Mentre i nuovi iscritti sono stati 3.800. Per un totale di 8.500. A Frosinone 643 iscritti: 322 “nuovi” e 321 rinnovi. A Cassino 494 tessere: 311 “nuove” e 183 quelle confermate relativamente al 2024. A Sora gli iscritti sono 632: 563 “nuovi” e 96 rinnovati. Ad Alatri 583: 299 “nuovi” e 284 confermati. Quindi 543 tessere a Veroli: 281 del 2025 e 262 del 2024. Ad Anagni 205: 71 di quest’anno, 134 confermate per il 2024. A Ceccano 365 iscritti: 69 “nuovi” e 296 rinnovati. A Ferentino si è arrivati a quota 629: 150 gli iscritti del 2025, 479 quelli che hanno confermato il tesseramento del 2024. A Pontecorvo 195 iscritti: 92 “nuovi” e 103 rinnovati. A Fiuggi 127: 78 nel 2025, 49 quelli che hanno confermato l’iscrizione del 2024. L’Anagrafe degli iscritti è un passaggio fondamentale, al quale sta lavorando direttamente il parlamentare Federico Gianassi, commissario per il tesseramento della Federazione provinciale. Le candidature alla segreteria sono due, ma dovranno essere ufficializzate dopo la chiusura di questa ulteriore fase. Da una parte Luca Fantini, sostenuto da Rete Democratica di Sara Battisti e da Energia Popolare di Antonio Pompeo. Dall’altra Achille Migliorelli, appoggiato da AreaDem di Francesco De Angelis e da Parte da Noi di Danilo Grossi.
Negli ultimi giorni ci sono state due riunioni. La prima, ad Alatri (al Brio) di Rete Democratica ed Energia Popolare. Oltre a Luca Fantini c’erano Sara Battisti, Antonio Pompeo, Enrico Pittiglio e tanti altri esponenti. Durante una cena a base di pizza è stato fatto il punto della situazione. Nessuno si è sbilanciato sulle percentuali del tesseramento, ma il clima che si respirava era comunque di ottimismo. Nella convinzione che sarà in ogni caso un congresso aperto. E secondo molti, sui nuovi iscritti Rete Democratica e Energia Popolare potrebbero essere in vantaggio. Detto tutto questo, a votare per il segretario saranno i delegati eletti nei circoli. Conterà molto anche l’affluenza alle urne.
La seconda riunione è stata quella svoltasi a Frosinone (da Memmina) da AreaDem e Parte da Noi. C’era naturalmente Achille Migliorelli. E Francesco De Angelis, Mauro Buschini, Danilo Grossi, Nazzareno Pilozzi e molti altri. In questo caso più di qualcuno si è sbilanciato, sostenendo che le due “correnti” potrebbero avere il 59% degli iscritti. Non rimane che attendere la prova del nove. La linea è quella di «finire il congresso». Vale a dire di arrivare alla “conta”. Seppure con tranquillità e in un clima più disteso rispetto a quello dell’ultimo anno. Dopo, sulla base delle percentuali e dei delegati, si procederà con la costituzione dei diversi organismi sulla base dei rapporti di forza. Si è detto che il Pd ha bisogno di una linea politica unitaria e che proprio per questo è necessario definire degli equilibri che rappresentino la “bussola” della dialettica interna. Insomma, chi vince detta la linea? Una cosa del genere. Sia Francesco De Angelis che Mauro Buschini hanno evidenziato il risultato del tesseramento. Dicendo: «Dobbiamo essere tutti orgogliosi di un partito che ha 8.500 iscritti e non 1.400. È un segnale che si deve lavorare sui circoli».
Vedremo se in settimana ci sarà il via libera all’Anagrafe degli iscritti. In ogni caso non si può escludere un confronto tra i leader delle diverse “correnti”. Specialmente per capire come si articolerà davvero il dopo congresso. Alla luce pure degli assetti regionali, fortemente voluti dal segretario del Pd Lazio Daniele Leodori (che peraltro è un uomo di punta di AreaDem). Il quale nei mesi scorsi ha portato a dama un’operazione dall’indubbio profilo politico. Nella segreteria ha fatto il suo ingresso il parlamentare Claudio Mancini, leader di Rete Democratica, assai influente nelle dinamiche romane (e non solo) del partito. Una strategia precisa che guarda in prospettiva e che ha due obiettivi: la conferma di Roberto Gualtieri come sindaco di Roma (2027) e il ritorno al governo della Regione Lazio (2028). In quella riunione della direzione ci sono state altresì le nomine di Salvatore La Penna vicesegretario vicario, Valeria Campagna e Alessandra Troncarelli vicesegretarie. Oltre a Claudio Mancini, in segreteria sono entrati Massimiliano Valeriani, Mario Ciarla e Antonio Pompeo. Quest’ultimo, esponente della provincia di Frosinone, è uno dei tre coordinatori di Energia Popolare nel Lazio. Di Frosinone è anche Francesco De Angelis (AreaDem), presidente regionale del partito. Un quadro del quale sarà difficile non tenere conto, perfino nelle complesse e complicate dinamiche del Pd provinciale.
La domanda è: fermo restando che la “conta” ci sarà, si può prevedere una sorta di “cornice preventiva” oppure tutti gli argomenti verranno affrontati dopo? Per il resto, le ipotesi sulle percentuali dovranno poi essere declinate nei congressi dei circoli. E quindi sull’elezione dei delegati. Sono tutti consapevoli del fatto che alcune manovre di tipo politico sono ancora in corso. Di certo il Pd ha l’assoluta necessità di ritrovare unità e compattezza. Attraverso una linea politica realmente condivisa ad ogni livello. Perché negli ultimi anni non sono mancate clamorose spaccature. Per esempio a Ferentino, per esempio ad Anagni. Ma non soltanto.
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