La situazione
20.10.2025 - 18:05
La questura di Frosinone
Un’ordinanza del questore di Frosinone, che vieta lo svolgimento dei funerali “in forma pubblica e solenne” di Luigi De Silvio, morto a 61 anni domenica scorsa per cause naturali, all’ospedale “Santissima Trinità”, ha suscitato l'immediata reazione dei familiari dell’uomo. Nel provvedimento emesso dal questore Caruso è scritto che «alcuni dei prossimi congiunti del defunto risultano individui di significativo spessore criminale, gravati da numerose condanne e sottoposti alla misura della sorveglianza speciale». E che «in occasione del trasporto della salma e della celebrazione del rito funebre potrebbero determinarsi azioni violente, atti intimidatori o manifestazioni tali da incidere sull’ordine e sulla sicurezza pubblica». Inoltre, l’ordinanza dispone che il feretro venga trasportato «direttamente dal luogo in cui si trova al sito di tumulazione o cremazione, percorrendo l’itinerario più breve e attenendosi alle prescrizioni del personale di pubblica sicurezza preposto».
I familiari di De Silvio hanno chiesto ieri una rettifica dell’ordinanza, tramite il loro legale di fiducia, l’avvocato Danilo Iafrate. «Benché consapevoli e comprensivi della necessità di evitare cortei si sottolinea che tale provvedimento si arroga di disciplinare anche un aspetto che non rientra tra i poteri dello Stato italiano, quale il diritto alla celebrazione del funerale in forma cattolica. Tale diritto, oltre che costituzionalmente garantito, può essere esercitato anche in forma privata, consentendo l’accesso alla funzione ai soli familiari più stretti. Appare necessaria, pertanto, una rettifica del vostro provvedimento, e si chiede la rettifica dell’ordinanza specificando quanto sopra richiesto».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione