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Frosinone

Verso il bilancio. La maggioranza studia i... numeri

La votazione disegnerà i confini della coalizione a sostegno del sindaco Riccardo Mastrangeli. I possibili “sì” ballano tra quota 15 e 17. Peseranno le astensioni: le frontiere opposte di Forza Italia e Lista Marzi

La riunione di maggioranza si terrà stasera. Dopo, il sindaco Riccardo Mastrangeli trarrà le conclusioni in vista del voto sul bilancio, in programma mercoledì 2 aprile. Tra voti favorevoli e astensioni il via libera al documento contabile ci sarà. Ma è chiaro che i numeri faranno comunque la differenza. Un conto è l’approvazione con 15 sì, altro discorso con 19. Teniamo presente che le cifre degli ultimi due anni (22: la maggioranza uscita dalle urne al gran completo) non sono replicabili. Per via della spaccatura che si è consumata nel centrodestra: 8 “dissidenti”, tra i quali 2 di Forza Italia. In questi giorni è circolata moltissimo la “voce” di un possibile summit tra i responsabili regionali di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Ma in realtà non è in programma alcun incontro su quello che si può definire il “caso Frosinone”. Dunque il gruppo consiliare degli “azzurri” deciderà sul bilancio in base alla situazione politica comunale. Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia hanno tre opzioni sul tavolo: astensione, no, non partecipazione. I prossimi giorni saranno decisivi.

Mentre per quanto riguarda il gruppo FutuRa (Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone) e Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (eletto nella Lega), la previsione che va per la maggiore è quella di un voto contrario. Come del resto per i due gruppi all’opposizione: il Pd (Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi) e il Psi (Vincenzo Iacovissi). In teoria quindi i voti contrari potrebbero arrivare a quota 10. Sul piano strettamente politico, però, la partita si giocherà sulle possibili astensioni. Intanto della Lista Marzi, che conta 4 esponenti: Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli, Carlo Gagliardi, Armando Papetti. La civica presenterà almeno due emendamenti: uno sulla vendita dell’ex Mtc, l’altro sulla previsione della Casa dello Studente. Ci sono due considerazioni da fare però. La prima è che Domenico Marzi è stato due volte sindaco del capoluogo alla guida del centrosinistra e nel giugno 2022 si è candidato in alternativa a Mastrangeli. La seconda considerazione, però, conduce all’intesa che Mastrangeli e Marzi hanno raggiunto relativamente alla fine della consiliatura. La civica di Marzi si è impegnata a non firmare mozioni di sfiducia o dimissioni di massa. Sicuramente in consiglio comunale manterrà il numero legale in occasione del bilancio. Probabilmente però l’astensione è un primo passaggio, in attesa poi di una eventuale intesa programmatica.

Una possibile astensione di Forza Italia, invece, come dovrebbe essere letta? Lo si capirà soltanto strada facendo. Il bivio è rappresentato da un eventuale azzeramento della giunta, propedeutico ad una verifica politica nell’ambito del centrodestra. Ipotesi per nulla scontata. Infine, le posizioni del presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani) e del consigliere Christian Alviani, ora nel Gruppo Misto, dopo aver lasciato la Lista Ottaviani a causa della revoca dell’assessore Valentina Sementilli. Una eventuale astensione di uno di loro (o di entrambi) avrebbe un significato politico fortissimo. Considerando che il bilancio di previsione è l’atto più importante di ogni Amministrazione. I voti favorevoli saranno sicuramente 15, potrebbero arrivare a 17 (su 33). Oltre appare improbabile. Ma c’è il dibattito nell’aula di Palazzo Munari.

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