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ESCLUSIVA- Dal Canada

Sportiello: "Ottenere la salvezza è il mio unico obiettivo di questa stagione"

Per l'estremo difensore il “noi” viene prima dell'“io”. Marco Sportiello è un ragazzo di sicuro affidamento, come ha dimostrato nelle stagioni fin qui giocate

Chi ben comincia è a metà dell'opera. Lo sa bene il Frosinone, che è riuscito ad aprire la sua campagna di rafforzamento nel migliore dei modi, portando alla corte di Moreno Longo un acquisto che non ha davvero bisogno di presentazioni: l'estremo difensore Marco Sportiello. Un ragazzo di sicuro affidamento, come ha dimostrato nelle stagioni fin qui giocate nell'Atalanta e l'ultima a Firenze.

Diverse le squadre che ti avrebbero voluto a difesa dei pali. Eppure hai scelto Frosinone. Perché?
«In questi anni di calcio ho imparato una cosa molto importante, ossia che certe scelte vanno fatte a seconda di quello che il vero interesse che qualcuno nutre nei tuoi confronti.
Per cui nel momento in cui ho incontrato il direttore sportivo del Frosinone, Marco Giannitti, e ho capito che la squadra ciociara credeva in me in tutto e per tutto, non ho esitato un secondo ad accettare l'offerta».

Ritieni che questa che si aprirà tra poche settimane potrà essere la stagione della consacrazione definitiva di Marco Sportiello?
«L'unica cosa che veramente mi interessa, è dare il massimo del mio contributo per aiutare il Frosinone a conquistare una salvezza che avrebbe un valore indescrivibile per tutti. Il resto passa in secondo piano. Per me davanti all'io c'è prima il noi. Per cui se dovessi giocare un grande campionato, ma il Frosinone non riuscisse a salvarsi, per me si tratterebbe di un fallimento totale».

Quasi due settimane di lavoro con i tuoi nuovi compagni. Ti sei già fatto un'idea di quanto vale questa squadra al di là di ulteriori rinforzi che dovrebbero arrivare da qui a breve alla corte di Longo?
«Partiamo dal fatto che so benissimo di essere arrivato in un gruppo forte e coeso, capace negli ultimi anni di centrare grandi imprese. E già questo aspetto ha un valore fondamentale per riuscire a lottare al massimo per l'obiettivo che la società si è prefissato. Per il resto mi sono potuto rendere conto che la squadra ha anche buona qualità per poter fare bene. Ora aspettiamo se ci saranno ulteriori acquisti e poi potremo essere più precisi in questo giudizio».

Quale, a livello tecnico e caratteriale, il tuo miglior pregio?
«Direi la reattività nelle braccia. Sotto il profilo del carattere, invece, la tranquillità»

Un tuo difetto?
«Più di uno. In qualsiasi lavoro c'è sempre da migliorare. Ed è quello che cerco di fare seduta dopo seduta. Mi è capitato di prendere gol da calcio piazzato sul mio palo o per una parata in cui ho perso palla e non avrei dovuto. Qualche volta sarei potuto uscire meglio. Ecco, sono tutte situazioni sulle quali applicarsi e, come detto, lavorare giorno dopo giorno per fare sempre meglio».

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