Spazio satira
Serie B
23.10.2021 - 11:49
Ci sono minimo due motivi fondamentali per i quali il Frosinone è chiamato a conquistare l'intera posta in palio nella gara che oggi alle 16,15 lo vedrà scendere in campo allo stadio "Benito Stirpe" per affrontare l'Ascoli. Cominciano dal primo. Dopo aver ottenuto sul campo amico tre pareggi e subìto una sconfitta nelle quattro gare di campionato fin qui giocate, questa volta non sono più ammessi passi falsi. Inutile, pertanto, sottolineare che è arrivato il momento di tornare a vincere davanti al pubblico amico. Il secondo motivo, è quello che in caso di mancata vittoria si rischierebbe di aprire una crisi di risultati, visto che nelle ultime cinque giornate la formazione di Fabio Grosso ha ottenuto la miseria di quattro punti. Di conseguenza, fallire il successo questo pomeriggio potrebbe significare essere risucchiati dalla zona play out sulla quale al momento Maiello e compagni hanno un vantaggio di due punti. Ma è chiaro che tra il dire e il fare c'è di mezzo... l'Ascoli. Formazione quadrata, che fin qui ha ottenuto risultati che stanno andando oltre le previsioni della vigilia e, non ultimo, che ad oggi non ha mai perso lontano da casa. Una partita quindi difficile, ma che il Frosinone visto quantomeno nelle prime quattro giornate di campionato è sicuramente in grado di poter vincere.
Aspetto tattico e tecnico
A questo punto entriamo più nello specifico dell'aspetto tattico e tecnico di questa sfida odierna. Cominciamo con il dire che dal punto di vista del modulo il "tragico" esperimento di cambiare il 4-3-3 nella gara contro il Cittadella non verrà mai più ripetuto, quantomeno fin dall'inizio, e quindi oggi pomeriggio Grosso punterà diritto sui quattro di difesa, i tre centrocampisti e il tridente offensivo. Un po' più difficile capire quelle che saranno tutte le scelte tecniche dell'allenatore dei canarini e quindi l'undici iniziale. Premesso che oltre al solito Brighenti non è dei convocati Rohden, per il resto c'è da sottolineare che Szyminski è del tutto recuperato rispetto alla partita di Cosenza. Il polacco giocherà quindi dall'inizi e rispetto alla partita del "San Vito-Marulla" sarà quasi certamente Casasola a lasciargli il posto. A centrocampo, sempre rispetto all'ultima gara, dovrebbe esserci il ritorno di Boloca in quel di Ricci o Maiello (più probabile che dalla panchina inizi il primo), mentre Lulic (esordio dal primo minuto) dovrebbe prendere il posto che sabato scorso è stato dello svedese. In attacco, infine, dubbio tra Novakovich e Ciano. In definitiva l'undici anti Ascoli dovrebbe vedere Ravaglia in porta, che agirà alle spalle del quartetto arretrato composto da Zampano, Gatti, Szyminski e Cotali. A centrocampo tre tra Lulic, Boloca, Maiello e Ricci, mentre per quanto riguarda infine l'attacco, gli esterni dovrebbero essere Canotto e Garritano con , come detto, uno tra Ciano o Novakovich al centro.
Il tecnico
Fabio Grosso a 360° gradi nel corso della conferenza stampa a distanza che precede la partita con l'Ascoli. Forza e compattezza dell'avversario di turno, necessità di affrontarlo mettendo sul campo tutte le qualità che la sua squadra possiede. Frmazione che schiererà all'inizio e i cambi parimenti importanti per ottenere il primo successo pieno dopo i quattro incontri disputati al "Benito Stirpe".
«La partita contro la formazione bianconera - ha detto Grosso - è molto difficile come tutte le altre, anche in considerazione dell'avversario che è riuscito sempre a offrire grandi prestazioni. Conosciamo le qualità dei suoi giocatori, forti anche nell'uno contro uno e nell'assicurare una buona organizzazione di gioco. Ma la cosa più importate sta anche questa volta in quello che sapremo fare noi e nella voglia che ci metteremo per farlo. Sono fiducioso. Abbiamo lavorato bene e sono certo che abbiamo la possibilità di disputare una grande partita».
L'Ascoli e il suo capitano Dionisi: non sono due cose distinte ma un unico argomento. «Sappiamo quali sono le loro caratteristiche. Ottimo potenziale in attacco, insieme alla organizzazione di gioco che, come detto, è più che buona. Noi dovremo fare attenzione a livello di squadra più che sui singoli giocatori. Novakovich? Per noi è importante e sta raggiungendo la condizione migliore. Non ha potuto svolgere con noi la preparazione precampionato ma sta tornando quasi alla pari con i suoi compagni. Comunque, non dobbiamo focalizzarci sui singoli perchè dovremo fare una grande partita come squadra. E vincere più duelli degli avversari per arrivare alla vittoria».
Sulla formazione e, soprattutto sulla fase offensiva, Grosso risponde senza scendere nei particolari.
«Abbiamo diverse soluzioni. Le mie scelte sono sempre ponderate e dipendono dagli allenamenti quotidiani. I giocatori che scelgo sono i più funzionali rispetto all'avversario che dovremo affrontare. Abbiamo fatto bene con il tridente ed anche quando abbiamo deciso di giocare con due attaccanti con precise caratteristiche. Tutto porta alla necessità di avere una squadra che mette nella contesa anima, coraggio e grande personalità».
Lulic e Ciano: il primo potrebbe sostituire l'assente Rohden, il secondo, magari, entrare a gara iniziata dove potrebbe incidere di più sul risultato? «Per me è importante chi inizia la gara ma spesso diventa determinante anche chi subentra. Ci sono cinque sostituzioni, puoi mettere dentro energie nuove in grado di dare una grossa mano alla squadra».
Grosso ha concluso parlando della squadra e della necessità di tornare alla vittoria.
«I ragazzi godono di ottima salute come gli allenamenti hanno dimostrato. Tutti i loro solo legati dallo stesso filo conduttore che conduce al comune intento di offrire grosse prestazioni che sono il mezzo per arrivare al successo. Ne abbiamo fatte tante ma, purtroppo, abbiamo raccolto molto meno. Bisogna essere bravi ad eliminare quei dettagli che non ci hanno permesso di fare più punti e per conquistare risultati migliori. È quello che vogliamo raggiungere nella partita con l'Ascoli».
L'avversario
Andrea Sottil alla vigilia della trasferta in Ciociaria, ha fatto il punto sulle condizioni della sua squadra e tracciato un bilancio della settimana di lavoro dopo il pareggio dello scorso turno in casa con il Lecce. «Ci siamo confrontati, abbiamo rivisto le cose che potevamo far meglio e quello che abbiamo fatto molto bene, ci siamo preparati bene per questa partita. Le statistiche poco favorevoli nei nostri confronti le guardo poco, quello che mi interessa è la mia squadra; rispettiamo il Frosinone, che, per blasone e caratura dei suoi calciatori, lotta per vincere il campionato, troveremo un ambiente carico, sarà una sfida da affrontare a viso aperto, con grande personalità, fame, umiltà, agonismo, oltre che con grande concentrazione per cento minuti. Quando abbiamo la palla dobbiamo giocare con serenità e velocità, la squadra ha dimostrato di potersela giocare con chiunque». Situazione infortunati: «Non ci saranno Saric, che si porta dietro un problema alla caviglia (ho deciso di fermarlo e mi auguro sia disponibile con la Spal) e Felicioli, che col Lecce ha riportato un infortunio meno grave del previsto, ma bisogna aspettare prima che rientri. Abbondanza in attacco? Sì, tutti devono sentirsi coinvolti perché hanno totale stima da parte del sottoscritto, se non si è scelti dall'inizio bisogna essere consapevoli che, quasi sempre, entrando dalla panchina con l'atteggiamento giusto, si cambiano le partite. La presenza dei nostri tifosi, soprattutto in trasferta, per noi è fondamentale, è bella la simbiosi che si è creata con loro».
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