Spazio satira
Empoli-Frosinone, Stellone: "Domani conta la determinazione, non il bel gioco"
12.02.2016 - 12:21
“Dovremo andare a prenderci i punti non necessariamente tramite il bel gioco, ma arrivando primi sul pallone, dimostrando di avere più determinazione, più voglia e più spirito di sacrificio rispetto all'Empoli, che è quasi salvo”. Roberto Stellone, alla vigilia della trasferta contro la squadra toscana, indica al Frosinone la via da seguire: “Loro giocano con la difesa molto alta e possono concedere qualcosa, noi dobbiamo approfittarne giocando veloce, attaccando la profondità, tentando il cross e più in generale lavorando su quelli che sono i punti deboli dell'Empoli, che è comunque una squadra che sta facendo un campionato fantastico. Partiremo con il 4-3-3, ma di là del modulo e della tattica, domani sarà fondamentale la grinta, la determinazione”.
Il tecnico elogia i suoi calciatori: “I ragazzi sono motivati, si stanno allenando benissimo, tanto che per me è difficile sceglierne solo 11 da mandare in campo. Loro ci credono, come me del resto: siamo a -5 dalla Samp che è quartultima, quindi per ora il nostro obiettivo è quello di rubacchiare loro qualche punto, poi si vedrà; nell'immediato futuro abbiamo diverse partite alla nostra portata, quindi c'è la possibilità di recuperare un po' di terreno. Sono tutti disponibili, anche Ajeti che da mercoledì è rientrato in gruppo”.
Per quanto riguarda Gucher, Stellone mette le cose in chiaro: “Non c'è nessun caso: io osservo gli allenamenti durante la settimana, e in base a quelli decido. In rosa abbiamo diversi centrocampisti, quindi questo non significa che lui non si stia allenando bene, ma che magari qualcuno sta lavorando ancora meglio. La convivenza tra Gucher e Gori? E' possibile nel centrocampo a 3, con Gucher davanti alla difesa e Gori mezzala”.
Dopo le parole di Daniel Ciofani in difesa dei suoi compagni, il Mister ci tiene a dire la sua: “Il suo messaggio era: 'dobbiamo essere tutti uniti e compatti per l'obiettivo comune'. Se a noi si uniscono tifosi e stampa, le possibilità di farcela aumentano. Le critiche costruttive vanno bene, ma non si può scrivere: 'quel giocatore non merita la Serie A', perché questi ragazzi la massima serie se la sono guadagnata”.
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