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Playoff Serie B

Frosinone chiamato a fare l'impresa in casa del Pordenone

Al "Nereo Rocco" di Trieste i canarini dovranno vincere e farlo con almeno due gol di scarto per passare il turno e andare in finale

«Questa squadra ci ha abituato a grandi imprese. Ancora non è finita». Così Alessandro Nesta al termine della semifinale di andata dei play off persa domenica sera per 1 a 0 dal suo Frosinone sul campo amico contro il Pordenone. Un affermazione indubbiamente veritiera, alla luce di quello che i giallazzurri hanno dimostrato negli ultimi anni e, per non andare troppo lontano nel tempo, anche soltanto sette giorni fa a Cittadella. Ma questa volta, a differenza della gara del "Tombolato", non basterà vincere la partita, e in 120'. Stasera al "Nereo Rocco" di Trieste, campo di gioco dei friulani, i canarini dovranno imporsi con almeno due reti di scarto e in 90'. Insomma servirà una vera e propria remuntada alla quale Brighenti e compagni per primi devono credere. L'avversario è di quelli scomodi, come dimostrato nei tre precedenti fin qui giocati in stagione (due vittorie della squadra di tesser e un pareggio), e di certo dal punto di vista fisico è più riposato rispetto al Frosinone. Ma si sa che nel calcio, dove anche un solo episodio può cambiare un'intera stagione, tutto può succedere. L'importante è che il Frosinone sia consapevole al massimo di potersela giocare e che Nesta riesca a tirare fuori da ogni singolo calciatore tutto quello che ha dentro.

Aspetto tecnico e tattico
Questa sera, più che in altre occasioni, l'aspetto tattico sarà fondamentale. Con questo non vogliamo dire che il tecnico dei canarini dovrà cambiare il suo modulo di gioco (3-5-2) ma che, comunque, non sarà il caso di vedere in campo una squadra piatta e attendista come nella maggior parte delle sue uscite. Servirà aggredire da subito l'avversario, considerando anche che davanti il Pordenone non ha fulmini di guerra e quindi si può rischiare qualche ripartenza, ma bisognerà farlo con grande intelligenza. In fondo potrebbe bastare un gol entro la prima ora di gioco per mettere tensione all'avversario e caricare i giallazzurri, non ultimo in ricordo dell'impresa di Cittadella. Per quel che riguarda l'aspetto tecnico, invece, torna a disposizione Capuano, ma al massimo siederà in panchina, mentre sono indisponibili Tabanelli, Matarese e D'Elia. Da questo punto di vista la buona notizia è che tra i convocati c'è Novakovich, costretto a uscire per infortunio dopo 7' della ripresa nella gara d'andata. E da quel momento il Pordenone ha preso in mano le redini della gara (anche perché nei ciociari era comunque subentrata la stanchezza). Passando a questo punto al probabile undici iniziale, il pacchetto arretrato appare del tutto scontato, con Bardi tra i pali e davanti a lui Brighenti, Ariaudo e Krajnc. Per quanto riguarda le corsie esterne del centrocampo, Paganini e Beghetto rappresenterebbero la scelta più logica in una partita da vincere a tutti i costi, ma riteniamo che almeno inizialmente uno dei due resterà in panchina per dare spazio a Salvi. In mezzo alla mediana, Gori, Maiello, Rohden e Haas si giocano le tre maglie a disposizione, mentre in attacco Dionisi e Novakovich appaiono in vantaggio nei confronti di Ciano, Ardemagni e Citro.

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