Cerca

Serie B

Frosinone, missione Pescara. Più forti anche delle assenze!

Tanti i giocatori in non perfetta forma fisica, da Gori a Tabanelli, da Salvi a D'Elia. Ipotesi di formazione e ultimissime a poche ore dal match

Abbandonato ormai in maniera quasi matematica il sogno di poter chiudere la stagione regolare al secondo posto (a quattro giornate dalla fine è lontano ben nove punti), in questa ultima parte di campionato il Frosinone è comunque chiamato a dare il massimo per migliorare l'attuale sesta posizione di classifica (occupa il quinto posto in compagnia del Cittadella ma i veneti hanno una migliore situazione negli scontri diretti). L'ideale sarebbe riuscire a salire fino al terzo posto (al momento distante quattro lunghezze), ma anche la quarta piazza finale (tre punti il ritardo dal Pordenone) non è assolutamente da buttare visto che permetterebbe alla formazione di Nesta di entrare nel tabellone play off direttamente dalla semifinale e con il vantaggio del fattore campo fatta eccezione per l'eventuale finalissima. Alla luce di questa premessa, diventa inutile sottolineare l'importanza che assume la partita in programma questo tardo pomeriggio (ore 18,45) allo stadio "Adriatico - Cornacchia" contro i padroni di casa del Pescara. I giallazzurri hanno assoluto bisogno di conquistare l'intera posta palio per mille e più motivi. Già detto della classifica (e da questo punto di vista va anche ricordato che la formazione ciociara deve anche difendere nove lunghezze dalla nona della classe), tornare dalla trasferta abruzzese con i tre punti nel carniere vorrebbe significare ritrovare fiducia nei propri mezzi e poter poi affrontare le ultime tre gare di regular season con uno spirito certamente rinfrancato.

Aspetto tecnico e tattico
Ma per riuscire a compiere l'impresa è chiaro che ci sarà bisogno di un Frosinone impeccabile e soprattutto più forte delle numerose assenze con le quali dovrà fare i conti. Entrando, infatti, nell'aspetto più squisitamente tecnico, va sottolineato che oggi mister Nesta dovrà rinunciare agli infortunati Salvi, D'Elia e Tabanelli, oltre che allo squalificato Ardemagni. Se tutto ciò non bastasse, c'è poi da ricordare che nonostante facciano parte della lista dei convocati, anche Gori, Maiello e Capuano, tutti e tre non sono in perfette condizioni fisiche e molto difficilmente potranno partire dall'inizio. Tra tanti problemi l'unica nota positiva è rappresentata dal ritorno di Beghetto e Haas, che hanno saltato l'ultima gara di campionato in quanto squalificati. Passando a questo punto al probabile undici iniziale, davanti a Bardi certi di una maglia appaiono Brighenti (sul centro destra) e Ariaudo (in mezzo). Per quel che riguarda il centro sinistra, a meno che Nesta non decida di rischiare Capuano, il posto dovrebbe essere di Krajnc. A centrocampo, due tra Zampano, Beghetto e Paganini saranno gli esterni (quest'ultimo potrebbe giocare anche mezzala), mentre i tre centrali, Rohden, Haas e uno tra il già citato Paganini, Tribuzzi o Maiello. Chiaro che se l'ex Crotone e Empoli dovesse aver superato del tutto i problemi fisici dell'ultimo periodo, la maglia da titolare sarà la sua. In attacco, infine, quattro giocatori per due maglie: Dionisi, Novakovic, Ciano e Citro.

SOTTIL INDECISO SUL MODULO

Il Pescara ha chiuso ieri la preparazione alla delicata sfida che oggi lo vedrà ospitare il Frosinone. «Una gara che vale più di mezza salvezza», ha commentato il tecnico degli abruzzesi Andrea Sottil e per la quale il mister non ha ancora sciolto i dubbi riguardanti il modulo di gioco. «In settimana abbiamo provato anche la difesa a tre e tutto sommato la squadra non è dispiaciuta. Vedremo se riproporre questo modulo anche in una partita ufficiale».
Senza lo squalificato Galano, su una delle due corsie esterne, al posto dell'ex Bari appunto, dovrebbe giocare Clemenza, mentre a centrocampo non è da escludere l'impiego di Memushaj nel ruolo di centrale.
«È una soluzione - ha detto Sottil - molto valida. Parliamo di un calciatore completo. In grado di poter rifinire ma anche concludere. Considerando che anche per lui gli anni passano, stiamo valutando se invece di mezzala possiamo proporlo in mezzo al terzetto di centrocampo».
Parlando più in generale di come ha visto la sua squadra nelle due partite in cui è stato seduto sulla panchina del Delfino, questo il pensiero di Sottili. «Bisognerebbe ripartire dal primo tempo con il Perugia e nella ripresa ripetere la prestazione dei secondi quarantacinque minuti a Venezia. In difesa, poi, dobbiamo stare attenti a non commettere errori gratuiti. Il Frosinone? Nonostante le molte assenze ha un organico di qualità. Dovremo affrontarlo con tanta cattiveria agonistica».

NESTA PRUDENTE

Il centrocampo potrebbe essere in sofferenza, oggi sul campo del Pescara, a causa di alcuni infortuni che stanno mettendo in forse l'impiego di valide pedine dello scacchiere giallazzurro. Ci riferiamo a Maiello e Gori (Tabanelli non è stato convocato) che potrebbero non far parte della formazione iniziale. Sull'argomento è arrivata la prima domanda al tecnico nella conferenza stampa a distanza di ieri mattina.
In mezzo al campo è mancato un uomo d'ordine. Come spiega l'involuzione di Maiello e quando riavrà Tabanelli?
«Siamo un po' corti in mediana perchè dopo la sosta Maiello si è fermato e ha fatto fatica a riprendere la condizione. Ma lo stiamo recuperando. Per noi è un giocatore molto importante. Garantisce qualità ed equilibrio. Tabanelli ha avuto un problema al polpaccio ed ancora è fuori».

In considerazione della classifica che valore ha questa gara e che avversario vi troverete di fronte?
«Al Pescara i punti servono per tirarsi fuori dalla situazione di classifica attuale, ma anche noi ci puntiamo e dovremo avere la forza di andarceli a prendere. Ultimamente ne abbiamo incassati meno di quelli che meritavamo. Pari giusto con la Juve Stabia ma prima in alcune altre gare abbiamo raccolto poco. Sicuramente abbiamo qualche difficoltà per non poter utilizzare alcuni giocatori che cercheremo di recuperare nel più breve tempo possibile».

Pensava che dopo il lock down la squadra riuscisse a fare meglio?
«In molti abbiamo pensato di assistere a un campionato diverso e che tanti valori potessero andare persi. E allora inizia il mercato del pesce quando i risultati non arrivano. E si parla di difensori non più buoni, dopo che nelle sei partite vinte di seguito non avevano preso gol ed eravamo la seconda migliore difesa del campionato. È chiaro che ora dobbiamo fare meglio per evitare quegli errori che ci sono costati caro. Rigori contro a parte, siamo stati un po' distratti in alcune occasioni ma penso che veramente male abbiamo fatto solo a Verona contro il Chievo».

In questi giorni ha avuto modo di parlare con il presidente? Sente ancora la fiducia della società nonostante le difficoltà del momento?
«Con il presidente parlo ogni giorno. Poi è chiaro che per noi allenatori se vinci resti e se perdi puoi andare via. Ma a questo non penso. Con il mio staff lavoro ogni giorno per migliorare dove sappiamo di poterlo fare anche a livello individuale. Il nostro lavoro è questo. Leggo le critiche ma vado avanti. Non mi abbatto per questo».
Quella contro il Pescara privo di Galano potrebbe essere l'occasione buona per tornare a credere nei vostri mezzi?
«Penso che la squadra dovrà ritrovarsi e crescere nei singoli calciatori. Perchè crescere sotto l'aspetto fisico significa avere molta più lucidità sotto la porta avversaria, A Empoli, per esempio, abbiamo concluso 18 volte senza fare gol. Abbiamo giocato bene e penso di essere obiettivo. Ma non siamo riusciti a segnare».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione