Spazio satira
Segni
31.10.2023 - 19:12
La città ha festeggiato il suo "re" gastronomico: il marrone. Successo di visitatori nei quattro giorni della sagra, giunta alla sua 66ª edizione, provenienti da tutte le province del Lazio. Il tipico frutto autunnale, che continua ad esercitare un forte fascino di richiamo sul pubblico, filo conduttore attorno a cui ruota l'intero programma, ha attirato presenze che hanno potuto apprezzare eventi legati alla cultura, tradizione, musica popolare, degustazioni, enogastronomia.
L'occasione ha offerto ai presenti la possibilità di ottime passeggiate, con i gettonatissimi allestimenti di stand e fraschette, cuore pulsante delle vendite grazie all'ampia zona pedonale; e la scoperta dei luoghi più suggestivi, mura che profumano di storia, museo a cielo aperto e ricchezza archeologica. Imperdibile l'assaggio delle caldarroste che la Pro loco ha allestito nel centro storico: vero punto nevralgico dei "marronai" impegnati nell'affascinante arte della preparazione dei marroni, rimescolati all'interno di grandi contenitori forati cotti sulla fiamma viva del fuoco.
Uno degli appuntamenti di spicco sul quale il sindaco Silvano Moffa ha puntato l'attenzione è stata la creazione del biodistretto, presentato al convegno "Sagra del marrone tra cultura, storia, tradizione e biodistretto".
«È stato un piacere accogliere i numerosi visitatori che hanno affollato le piazze e le strade di Segni - ha detto Moffa - Un'altra grande attrazione in un calendario ricco di eventi è stata la rievocazione storica del singolare e unico Corteo della Copeta, ripreso dai testi degli antichi Statuti medievali».
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