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La storia

Migliaia di donazioni per riportate Luca a casa: obiettivo raggiunto

Il cassinate vive in Danimarca e ha un figlio di due mesi: raccolti oltre 20.000 euro in un giorno per pagare il volo sanitario necessario a riportarlo in Italia

Meno di un giorno per riportare Luca a casa. In migliaia si sono mossi per dare una mano alla famiglia in questa "battaglia" per il viaggio. Luca Di Mambro, 39 anni, ha un bimbo di due mesi, una compagna e, da circa 4 anni, vive in Danimarca, dove gestisce una pizzeria. Poi all'improvviso un malore, la sua compagna lo ha trovato riverso a terra. La corsa in ospedale a Copenhagen e le analisi.

La pessima notizia è arrivata subito dopo, purtroppo Luca è stato colpito da un cancro grave e tutto quello che desiderava era poter tornare in Italia per riabbracciare i suoi cari. Il fratello Simone ha avviato una raccolta fondi per poter far fronte alle spese del volo con assistenza sanitaria necessario a farlo rientrare in patria. In piena emergenza Coronavirus, dopo aver provato a chiedere aiuto all'ambasciata, ai voli standard, l'unica soluzione è stata rivolgersi al privato. Il costo del volo era davvero troppo alto per la famiglia che aveva bisogno di un contributo ulteriore. Così in un solo giorno il grandissimo cuore della comunità non solo ha raggiunto l'obiettivo, lo ha addirittura superato.

«In questo momento Luca è ricoverato in un Hospice a Copenhagen e oggi, 3 aprile 2020, un volo privato con assistenza sanitaria lo riporterà in Italia - si legge nel messaggio scritto dal fratello per la raccolta fondi - Il volo sanitario non è stato accordato dal Governo italiano, i voli di linea con assistenza sanitaria non sono disponibili in questo momento a causa del Covid-19 e lo stato di salute di Luca non consente un lungo viaggio in ambulanza perché è molto debilitato. Dunque l'unica soluzione possibile è stata quella di affittare un aereo sanitario privato. Il costo del volo è di 20.900 euro. Grazie per l'aiuto che potrete dare a Luca a sostenere questa spesa in questo momento così complicato per lui».

In ventiquattr'ore in migliaia si sono fatti avanti, ognuno come poteva, chi ha donato 5 euro e chi addirittura 1.000, altri 100 o 400 euro. Amici, parenti, conoscenti. Luca è diventato il fratello, il figlio, il cugino di tutti. «Ora è a casa con la sua famiglia - ha detto la cugina - Non ci aspettavamo questa risposta. In un momento come questo significa tanto, una cosa speciale».

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