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L'allerta

Sospetti casi di coronavirus in Ciociaria: notte di ansia per i due ricoverati

Allo "Spallanzani" si trovano una studentessa cinese di Frosinone e un ragazzino di 11 anni di Sora, entrambi erano stati in Oriente. Domani i risultati delle analisi

Si tratta di un bambino di 11 anni, mentre in un primo momento si era parlato di un bimbo di età non precisata: è lui (le generalità sono ovviamente coperte dal massimo riserbo) che nel tardo pomeriggio di oggi è stato portato dai genitori al pronto soccorso dell'ospedale di Sora, città in cui risiede, per l'aggravarsi dei sintomi influenzali accusati. 

I medici del "SS Trinità" l'hanno visitato e sottoposto alle prime cure del caso. Quindi, i genitori hanno riferito di essere tornati, alcuni giorni fa, da un lungo viaggio in Nuova Zelanda nel corso del quale avevano fatto anche una tappa a Singapore e durante il quale sono venuti in contatto con altri cinesi che facevano parte della stessa comitiva. 

QUEI VIAGGI IN CINA
Le due circostanze, i sintomi influenzali molto accentuati con febbre alta e la tappa in Oriente, hanno indotto i sanitari del nosocomio sorano a far scattare immediatamente il protocollo sanitario previsto per casi del genere, in cui si sospetta un contagio da coronavirus, così come stabilito dal ministero della Salute (protocollo recepito da Regione Lazio e Asl frusinate): il ragazzino è stato caricato su un'ambulanza del 118 e, accompagnato da personale specializzato e debitamente protetto, è stato portato, in questo caso, al "Bambino Gesù" di Roma. 

NOTTE DI ANSIA PER LE DUE RICOVERATE
Qui è stato subito sottoposto a tutti i test clinici previsti dal protocollo sanitario, i cui esiti si sapranno fra circa 24 ore (presumibilmente nel tardo pomeriggio di domani). Una notte di ansia aspetta quindi i genitori del bambino, così come tutti i suoi parenti, amici e conoscenti, ma anche l'intera comunità sorana, tutti speranzosi che si tratti di una semplice influenza.

Stesso discorso per la giovane studentessa cinese che stamattina, accusando anche lei febbre molto alta ed altri sintomi influenzali, dopo aver chiamato il 118 è stata portata prima all'ospedale "Spaziani" di Frosinone e, subito dopo, allo "Spallanzani" di Roma per tutti gli accertamenti necessari a chiarire se abbia contratto il coronavirus o una semplice influenza. Anche per lei a far scattare il protocollo d'emergenza, e quindi il trasferimento allo "Spallanzani", è stata soprattutto la circostanza che la giovane è tornata da pochi giorni da un viaggio in Cina. Vista la situazione, è stata disposta la chiusura precauzionale, in attesa dell'esito dei test clinici, dell'Accademia delle Belle Arti di Frosinone che la ragazza frequenta come studentessa.

Anche per lei, quindi, una notte di ansia e paura aspettando i risultati delle analisi che nel suo caso, essendo stata ricoverata a Roma nella mattinata di oggi, dovrebbero essere resi noti molto probabilmente nel briefing delle 12 allo "Spallanzani". 

IL VERTICE IN PREFETTURA
Intanto, si è da poco concluso il vertice urgente convocato nel pomeriggio in Prefettura (e non in Comune) per fare il punto della situazione. Erano presenti, oltre al Prefetto, i sindaci di Frosinone e Cassino, il presidente della Provincia, i vertici delle forze dell'ordine, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, la direzione generale della Asl e dell'Ares.

La riunione è servita, come detto, a definire il quadro della situazione e, da parte delle autorità sanitarie, ad informare le altre parti sulle caratteristiche del coronavirus e sulle sue modalità di trasmissione. Evidenziato anche il ridotto numero di casi in osservazione allo "Spallanzani" di Roma, tutti seguiti con la massima professionalità. Sono state infine decise linee comunicative adeguate ad evitare, come successo ieri sera, la diffusione (non da parte della nostra testata) di notizie totalmente false e fuorvianti (la presenza a Cassino della comitiva di turisti cinesi della quale avevano fatto parte i due loro connazionali poi ricoverati allo "Spallanzani" ed entrambi per accertati casi di coronavirus).

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