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La polemica

Sora, Palasport conteso: scoppia il caso sulla disponibilità del palazzetto

La società del volley femminile chiede l'uso del campo, quella della squadra maschile glielo nega. Interviene il sindaco che prova a fare da paciere

Lo sport è per tutti. Questo è lo slogan sostenuto dal sindaco De Donatis. Però a tre anni dall'inizio del suo mandato c'è chi non è soddisfatto della gestione degli impianti sportivi comunali.
È il caso del palasport "Luca Polsinelli". Di queste ultime ore una nuova polemica che si è accesa sulla disponibilità del palazzetto, sollevata dalla società Asd Olimpia Volley, entrata in rotta di collisione con la squadra maschile di pallavolo proprio sull'utilizzo del "Polsinelli".

«In seguito alla richiesta rifiutata da parte della Argos Volley Srl, inoltrata dalla nostra società, relativa all'utilizzo del palasport "Polsinelli", per sole due gare al mese del campionato regionale di Serie D femminile -scrive in una nota la società di volley femminile- stante il conseguente disinteresse mostrato dall'amministrazione comunale, e vista l'imminente scadenza dei termini per comunicare il campo di gara, la società Asd Olimpia Volley Sora cercherà in questi ultimi giorni utili un impianto alternativo omologabile, altrimenti si vedrà costretta a ufficializzare il ritiro dal campionato».

Una doccia fredda per i tifosi delle pallavoliste sorane che hanno infiammato le tastiere di commenti aspri. Anche l'ex assessore allo sport Stefano Lucarelli ha espresso vicinanza all'Asd Olimpia Volley Sora.

Il caso monta e interviene il sindaco Roberto De Donatis: «Il 9 luglio ho avuto una riunione con le realtà sportive e gli uffici comunali. Ora sto chiedendo, attraverso una nota, quali sono le azioni intraprese da quella data. Mi preme sottolineare che al nostro insediamento il Comune aveva una pendenza con la Globo di circa 180.000 euro per le opere suppletive da essa realizzate: il debito è stato risolto e ora per l'utilizzo degli spazi ci sono patti e condizioni da rinnovare. Parliamo di attività gestionali. Abbiamo dato, insieme al delegato allo sport, delle direttive agli uffici e sono questi che devono provvedere, non il sindaco. Chi vuole fare sport deve pagare i costi energetici degli spazi che vanno a pesare sul bilancio pubblico: la regola è questa per tutti. Invito le società a protocollare in Comune le richieste senza fare chiacchiere conclude il sindaco e poi ci incontreremo per fare il punto»

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