Il caso
05.09.2019 - 19:00
La via Mària sempre più pericolosa. Nel tratto tra viale Giglio e Castelmassimo la mancanza di segnaletica e l'alta velocità mettono gravemente a rischio l'incolumità di automobilisti e pedoni. Protestano i residenti che più volte hanno segnalato la situazione agli organi competenti. Il tratto viario tra le Fornaci e il bivio per la superstrada è da sempre teatro, ormai quasi quotidiano, di incidenti stradali anche molto gravi.
Ad ogni nuovo episodio riesplode la rabbia dei residenti, salvo poi dimenticarsi del problema. «Nonostante le numerose segnalazioni -tornano a ribadire i cittadini- la via Mària continua ad essere una strada poco sicura, con incroci da incubo come quelli per San Vito e contrada Amici. Ma anche lo stesso svincolo per la superstrada. Assistiamo con troppa frequenza ad incidenti.
Proprio lo svincolo per San Vito è tra i più paurosi. Chi si immette sulla via principale ha una visuale ridotta al minimo. Ad aggravare la situazione, l'alta velocità che mette quotidianamente a rischio l'incolumità di pedoni e automobilisti disciplinati. «Non c'è mai stata una presa di posizione decisa -commentano i residenti- da anni segnaliamo gli svincoli per San Vito, San Filippo, Amici e Colle Morgatto. La scarsa illuminazione di certi punti, la quasi assenza di strisce pedonali e l'impossibilità di collocare dissuasori rappresentano un vero problema».
Un dramma soprattutto per i pedoni che sono quelli più a rischio. Castelmassimo, come il Giglio, nasce e si sviluppa proprio lungo la strada provinciale. Molte le case, i condomini, le attività commerciali a ridosso della carreggiata: tante, forse troppe, le criticità che andrebbero risolte. I marciapiedi da soli non bastano. Ecco perché diventa indispensabile la tutela di chi muovendosi a piedi non può rischiare la propria vita.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione