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Lavoro in cambio di voti: spunta un quarto indagato. Terremoto a Palazzo

Si tratterebbe di una persona che in tempi diversi sarebbe ritenuto colpevole delle stesse ipotesi di reato contestate a Sindaco, vice e a un imprenditore

C'è un quarto uomo coinvolto nell'ipotesi di voto di scambio a Piedimonte, ma indagato a piede libero. Si tratterebbe di una persona che in tempi diversi sarebbe ritenuto colpevole delle stesse ipotesi di reato. L'applicazione di misura cautelare personale a carico di tre persone (2 con applicazione agli arresti domiciliari e 1 con applicazione del divieto di dimora nel comune di residenza) emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cassino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, siccome tutti ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale (cosiddetto voto di scambio), posti in essere da politici ed imprenditori locali, lo ricordiamo, era scattata per sindaco (divieto di dimora), vice e un imprenditore.

Il provvedimento cautelare è stato eseguito nei confronti dell'attuale sindaco (divieto di dimora) Gioacchino Ferdinandi e del vice-sindaco (arresti domiciliari) Leonardo Capuano del comune di Piedimonte San Germano, nonché di un imprenditore del luogo (arresti domiciliari).

L'attività di indagine, condotta dal Nucleo investigativo, ha permesso di stabilire che gli indagati avevano promosso ed organizzato un consolidato sistema corruttivo finalizzato al voto di scambio a fronte di promesse, in vari casi concretizzatesi, di assunzioni a tempo determinato presso alcune società compiacenti dell'indotto Fiat/Fca, turbando i meccanismi elettorali democratici e agevolando così fraudolentemente il successo elettorale dei politici coinvolti nelle elezioni amministrative.

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