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Il punto

Troppi incidenti sulla 630: scatta un nuovo allarme sicurezza

Si riaccendono i riflettori sulla pericolosità della superstrada. De Bellis: "Serve sinergia per azioni integrate". Lavalle valuta soluzioni con l'Astral

Il tragico incidente avvenuto sulla superstrada Cassino – Formia venerdì pomeriggio all'altezza di Spigno Saturnia e che è costato la vita al giovane di venticinque anni, ha riacceso i riflettori, purtroppo mai spenti, sulla pericolosità dell'importante arteria stradale che unisce la città di Cassino da una parte al mare, al porto di Formia e a Gaeta, e dall'altra alla città di Sora, fino all'Abbruzzo. Con l'arrivo dell'estate sale la preoccupazione dei residenti nei vari comuni attraversati dalla superstrada 630, degli amministratori e degli automobilisti, anche perché il traffico di vetture, motociclette, è triplicato e si somma a quello, già notevole, di mezzi pesanti e di lavoratori che ogni giorno la percorrono per motivi professionali, visto che la strada porta verso le spiagge della provincia di Latina e le isole pontine.

Asfalto non adeguato uniformemente, divisori della carreggiata che non coprono tutta la sua lunghezza specialmente nei punti più "drammatici", curve pericolose in diversi tratti, una messa in sicurezza continuamente invocata e non ancora attuata, numerosissimi incroci a raso con abitazioni, attività commerciali e perfino aree industriali, il cantiere che da lunghissimo tempo è in corso al confine tra i comuni di San Giorgio a Liri ed Esperia e contro il quale sono letteralmente finite diverse vetture, perché i lavori hanno imposto un restringimento della carreggiata in piena curva adiacente ad un'isola di sosta, sono le cause della maggiori criticità. Ma basta percorrerla per provare i brividi: troppi i fasci di fiori legati qua e là ai guardrail o ai pali dai parenti delle vittime. In tutti i comuni, da Cassino, passando per Pignataro, San Giorgio, Castelnuovo, Ausonia, fino a Formia, tanti e gravi sono stati gli incidenti avvenuti anche solo negli ultimi anni.

Parlano i sindaci
«Siamo in contatto da tempo -ha detto il sindaco di Castelnuovo Oreste De Bellis- per il tratto che interessa Castelnuovo con Astral. Proprio l'altro giorno ho chiesto un incontro per segnalare il tratto urbano di Castelnuovo. Chiediamo interventi urgenti di messa in sicurezza. È importante una sinergia con tutti i paesi per un intervento integrato e risolutivo».

Anche il neo sindaco di San Giorgio, Francesco Lavalle spiega: «Il tratto della 630 che interessa il nostro comune è a tutt'oggi oggetto di discussione per quanto riguarda la sicurezza, era ed è ancora oggi scenario di incidenti in cui purtroppo hanno perso la vita anche nostri concittadini.. Si è verificato l'ennesimo incidente circa due settimane fa all'altezza della rotatoria.
La causa principale dei sinistri resta l'alta velocità poiché non c'è il rispetto e il controllo del limite che, lo ricordo, è di 50 km/h. Stiamo valutando con l'Astral la soluzione migliore che sembra essere l'installazione dei limitatori di velocità. A proposito di 630, dato che è il fulcro della zona industriale e artigianale del nostro paese, domani abbiamo un incontro con il Cosilam e gli imprenditori locali proprio per discutere del miglioramento e dell'allarga mento degli svincoli d'ingresso e dei servizi delle aziende per facilitare il transito degli autocarri».

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